- Cosa: Due nuove produzioni in prima assoluta e versione inedita: omaggio a John Coltrane e il Cantico delle Creature.
- Dove e Quando: Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” (Teatro Studio Borgna), 6 e 16 dicembre 2025.
- Perché: Un percorso musicale di altissima qualità che unisce jazz e spiritualità laica in attesa del Natale.
L’eco delle note non si è ancora spenta all’Auditorium Parco della Musica. Sebbene la chiusura ufficiale della 49esima edizione del Roma Jazz Festival 2025 sembrasse decretata dall’esibizione di Cècile McLorin Salvant, la direzione artistica di Mario Ciampà ha deciso di regalare alla capitale una “coda” di straordinario valore culturale. Due produzioni speciali, in programma per il mese di dicembre, riaccendono i riflettori sul Teatro Studio Borgna, proponendo un percorso di avvicinamento alle festività natalizie all’insegna di una spiritualità laica, profonda e vibrante.
Non si tratta di semplici concerti, ma di veri e propri progetti culturali che intrecciano anniversari storici e ricorrenze letterarie, affidati a grandi nomi del panorama jazzistico nazionale e internazionale come Javier Girotto, Giovanni Guidi e la partecipazione straordinaria dell’attore Stefano Fresi.
L’eredità mistica di Coltrane: Javier Girotto e la Young Art Jazz Ensemble
Il primo appuntamento, fissato per sabato 6 dicembre, è un viaggio nell’anima di uno dei giganti della musica del Novecento. In previsione del centenario della nascita che si celebrerà nel 2026, il festival anticipa le celebrazioni con una Prima Assoluta intitolata I Love Supreme. Sul palco salirà il sassofonista argentino Javier Girotto, accompagnato dalla potenza orchestrale della Young Art Jazz Ensemble.
L’orchestra, diretta dal Maestro Mario Corvini, rappresenta un’eccellenza giovanile composta da una sezione fiati imponente (sei sassofoni, quattro trombe, quattro tromboni) e una ritmica completa. Insieme, affronteranno la complessità emotiva e tecnica di John Coltrane. L’opera di riferimento è A Love Supreme, album pubblicato esattamente sessant’anni fa, nel 1965. Non un semplice disco, ma un manifesto spirituale in quattro movimenti che segnò il culmine della ricerca interiore di Coltrane. Girotto e l’Ensemble non si limiteranno a riprodurre le note, ma cercheranno di evocare quella tensione verso l’assoluto e quella mistica del suono che trasformò il jazz da intrattenimento a preghiera universale, esplorando il confine sottile dove l’umano tocca il divino attraverso l’armonia.
San Francesco in chiave Jazz: Giovanni Guidi e Stefano Fresi
Il secondo appuntamento, previsto per martedì 16 dicembre, cambia registro ma mantiene alta l’intensità spirituale. Dopo il successo riscosso nell’Abbazia di Fossanova, approda a Roma una nuova versione del Cantico delle Creature. Il progetto nasce per celebrare un anniversario imponente: gli 800 anni dalla composizione del celebre testo di San Francesco d’Assisi, considerato la prima opera della letteratura italiana.
A tessere la trama musicale sarà il trio di Giovanni Guidi, pianista tra i più originali e apprezzati della sua generazione, capace di un lirismo pianistico raro. La sua musica dialogherà con i 18 elementi della Priverno Jazz Orchestra, anch’essa diretta dalla bacchetta esperta di Mario Corvini. Il valore aggiunto di questa data romana è la presenza di Stefano Fresi. L’attore, volto amato del cinema e della televisione, presterà la sua voce recitante per trasformare le parole del Santo in un’esperienza viva e contemporanea. In un mondo segnato da conflitti e crisi ambientali, il messaggio di armonia universale, pace e amore per la Natura del “Poverello di Assisi” risuona con una potenza disarmante, amplificata dalle sfumature del jazz contemporaneo.
Un ponte culturale verso il futuro
Queste due date rappresentano molto più di un’appendice al calendario del festival. Sono la dimostrazione di come il Roma Jazz Festival continui a evolversi, proponendo produzioni originali che stimolano la riflessione oltre l’ascolto passivo. La scelta di affidare la direzione di entrambe le orchestre a Mario Corvini crea un filo rosso di coerenza stilistica, garantendo una qualità esecutiva di altissimo livello.
L’operazione culturale è chiara: utilizzare il linguaggio del jazz, per sua natura libero e improvvisato, per rileggere i grandi testi sacri della musica (Coltrane) e della letteratura (San Francesco). È un invito al pubblico romano a fermarsi, nel trambusto del periodo pre-natalizio, per riscoprire il valore del silenzio, dell’ascolto e della connessione profonda tra gli esseri viventi, sia essa espressa attraverso un versetto poetico o un assolo di sassofono.
Info utili
- Biglietti e Prevendite: Disponibili sui circuiti ufficiali dell’Auditorium.
- Orari: Inizio concerti ore 21:00.
- Indirizzo: Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” – Teatro Studio Borgna, Viale Pietro de Coubertin 30, Roma.
(Foto: Giovanni Guidi; crediti foto di Roberta Paolucci)
