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Querce, sughero, gruccione o solfatara?

rabbitParco mediterraneo o vecchia sorgente…?
Portatevi zainetto, macchina fotografica e scarpe comode! Poco meno di mezza giornata basta per farvi un giro in una bellissima riserva naturale gestita dal WWF. Con solfatara & sorgenti annesse!

Conoscete
l’oasi di Tor Caldara? Una piacevole passeggiata di un chilometro e
mezzo a Lido di Cincinnato, a meno di mezz’ora da Roma e solo a 2
miglia marine dal porto di Anzio, che vi porterà a scoprire un piacevole
piccolo pezzo di natura e di storia!
L’entrata è
nel verde e completamente gratuita, al km 43.300 della
litoranea Ostia –Anzio, strada nota anche come Ardeatina.
Tra conigli selvatici in libertà, parecchi ma di cui si vedono soprattutto le tane!
sulphur_flow
E tra corbezzolo, verdissime felci floride
e piante selvatiche di ogni tipo, si possono percorrere vialetti e
sentieri al fresco, tra gli alberi di un bel fitto bosco.
Fino alla splendida vista a strapiombo sul mare quando si arriva
alla Torre costiera della Caldane detta anche Tor
Caldara
. Questa è l'oasi, un'area di 44 ettari
facente parte della Riserva
naturale regionale Tor Caldara
, istituita con la legge
regionale 50 del 1988 e data in gestione al WWF. Iniziando proprio
dalla torre, e' a pianta circolare, sembra che inizialmente fosse
più alta e che fosse stata eretta a picco sulla costa a difesa
di eventuali sbarchi armati dei pirati saraceni. Sembra sia
stata edificata da Marcantonio Colonna nel XVI secolo. Il suo ruolo
fu primario anche per proteggere le famose caldare, miniere di
zolfo che sorsero proprio in quella zona dalla metà del 1500
fino al 1828 e che avrebbero dato appunto nome sia alla torre che a
tutta la zona. L'attività estrattiva delle miniere, si
svolgeva con particolari tecniche artigianali. torcaldara-la_torre_saracenaFu iniziata in età
romana, poi interrotta nel Medioevo e ripresa nel Cinquecento. Fu poi
abbandonata definitivamente nel XIX secolo. La zona in cui sorgeva la
vecchia miniera è aperta molto raramente… ricordo che era
molto divertente e quasi un segreto, scappare lì e giocarci
quando eravamo piccoli! Ma si tratta di almeno 20 anni fa. Ora quella
parte del parco è protetta, e visitabile solo su richiesta e
accompagnati. Lo zolfo è tuttora presente, con il suo tipico
odore di "uova marce". E ci sono qua e là
alcuni laghetti sulfurei mentre da alcune balconate
(staccionate in legno) si intravedono le sorgenti sulfuree,
testimonianza dell'attività vulcanica profonda,
probabilmente dalle camere magmatiche dei colli Albani. Eh sì!
Questa piacevole camminata termina proprio al mare, al di sopra di
una falesia di circa 15 metri. Addirittura visibile dalla spiaggia,
guardando in su verso quella parte rocciosa di costa, si intravedono
le inconfondibili striature giallastre che localizzano la torre…. e
un po' più giù, appaiono i resti di una villa romana
di età imperiale, gli impianti delle antiche miniere e
sorgenti di acqua sulfurea. E poi ci sono anche i bunker e le trincee
lasciate dopo lo sbarco anglo-americano del '44. La scogliera che
raggiunge il Lido delle Sirene è ricca di reperti
fossili, in parte persi a seguito dell'erosione della roccia.

Tornando dentro la riserva, la macchia mediterranea è
caratterizzata da 280 specie vegetali, 9 specie di rettili, 5 di
anfibi e almeno 50 di uccelli migratori e 15 di mammiferi (di cui
l'uomo è sicuramente la specie più numerosa a
circolare ma non l'unica a vedersi lì intorno!) oltre a
innumerevoli invertebrati. Per la flora in particolare onnipresenti
sono i lecci e le querce sempreverdi. La vera particolarità è
costituita da alcuni esemplari di Quercus
crenata , una rarità botanica. 

gruccione

sughereta

Infatti l'oasi di Tor Caldara è la culla di numerose
querce sughere, originarie di altre parti dell'Europa e dell'Africa
ma naturalizzatesi spontaneamente proprio qui. Nel parco si possono
vedere querce di oltre 80 anni e i vari tipi e le caratteristiche
distintive di ognuna. Particolarità della loro corteccia
è che si forma un rivestimento suberoso detto in
comunemente sughero. E non dimentichiamo assolutamente
i fori che si notano dai versanti sabbiosi più alti:
sono i nidi del gruccione: un variopinto uccello
migratore che ogni tanto si ferma qui a deporre le sue uova. O il
passaggio dell'airone cinerino? E non dimenticate anche quest'anno
che il 19 aprile, il WWF celebrerà la Giornata nazionale delle
Oasi!

 

Info su: www.wwf.it/lazio;

www.torcaldara.it
; www.parchilazio.it

Tel: 06 98499421

E-mail:
tor.caldara@parchilazio.it

Ente gestore

Regione Lazio – Comune di Anzio
Ufficio della Riserva

tel. 06 98499421


Direzione Tecnico Scientifica
WWF Lazio – Oasi e Riserve – tel. 06 844971

Prenotazioni Visite guidate per le scuole
Ufficio della Riserva tel. 06 98499421
Riserva Naturale Regionale Tor Caldara


Litoranea Anzio-Ostia (Ardeatina) km 43.300 – 00042 Anzio – Roma
Aperta dal 16 aprile al 30 settembre
il giovedì, sabato, domenica – festivi inclusi- dalle h. 9.00 alle 18.30
(il resto dell’anno chiude h. 16.00)

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