concerto_baglioni_12.06.09_15
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Claudio Baglioni in concerto

concerto_baglioni_12.06.09_15Su di uno schermo allestito in una location del tutto eccezionale, con un'imponente scenografia atta a sottolineare il carattere specificamente teatrale di questo tour fuori dai canoni, vengono proiettate le lettere Q.P.G.A, le iniziali della canzone simbolo della carriera artistica di Claudio Baglioni: nella suggestiva cornice di Piazza di Siena lo scorso 12 giugno ha preso il via così l' "ineditour", come lui stesso lo ha definito, del cantante romano, un live che anticipa un album che uscirà in autunno.
L'artista porta a compimento il terzo elemento del progetto Q.P.G.A., dopo il film "Questo piccolo grande amore" e il romanzo; un progetto affascinante da cui scaturisce questa forma di spettacolo particolare e inedita. Racconta in un certo senso la storia della sua vita, della sua carriera, la storia del primo amore descritta nel film e di tutte le storie d'amore che coinvolgono le nostre vite.

Un concerto autobiografico, che vuole chiudere simbolicamente il cerchio che Baglioni aveva aperto 22 anni fa esattamente a Piazza di Siena, con le oltre cento mila voci che seguivano il suo Alè-oò, aprendo la stagione dei grandi raduni di massa del pop. Un luogo significativo per il cantante, nel cuore della sua città che diventa grande protagonista del suo spettacolo, grazie alle immagini proiettate sul mega-schermo di 250 metri quadri, le quali accompagnano le canzoni e sottolineano i passaggi chiave di questa storia musicale: gli scorci di Roma, il Tevere, Porta Portese, lo Zodiaco e i suoi panorami mozzafiato, tutti protagonisti assoluti delle sue canzoni.
La sintonia tra lo schermo, la musica, il palco e le luci, crea uno spettacolo perfettamente armonico fin dal primo minuto del concerto, che prima di iniziare attende l'incantevole tramonto su Piazza di Siena per calarsi nel buio e in un atmosfera ancora più coinvolgente.
Il concerto è suddiviso sostanzialmente in due parti: la prima si concentra sui brani inediti che usciranno prossimamente raccolti in un doppio cd; ciò segna una rivoluzione nel campo musicale poiché solitamente i tour seguono l'uscita del disco. È un progetto altamente innovativo anche perché si propone una magica fusione tra le immagini e la musica, e soprattutto si concentra sul racconto suddividendo in sezioni questa prima parte, proponendo immagini del film accompagnate da didascalie a cui fanno riferimento le canzoni.
Baglioni introduce ogni sezione dandoci un piccolo assaggio della sua canzone storica, Questo piccolo grande amore, arrangiata in maniera del tutto originale. Musiche di oggi adattate a quelle di ieri, come il pezzo Nuvole e sogni; una nuova lettura di quel fortunato disco del '72 allora tagliato per esigenze meccaniche e politiche, impreziosito della sua sensibilità di oggi, più matura e consapevole; l'orgoglio di autorappresentarsi, dopo una carriera appagante ma faticosa. Ciò caratterizza questo titanico progetto nella prima parte, intervallato a tratti da alcune canzoni note che entusiasmano il pubblico, come Porta Portese, e lo emozionano con la malinconia di Tutto l'amore che posso, per poi ritornare al suo racconto.
Per tre ore Baglioni ci ha regalato un' "opera popolare moderna", ci ha dato qualcosa in più rispetto ad un tradizionale concerto, senza tralasciare i cavalli di battaglia del suo repertorio.
Quando l'artista ha pronunciato le parole "..e ora vi parlo di altre storie d'amore..", ci ha introdotto inconsapevolmente nella seconda parte dello spettacolo sulle note di Amore bello, proseguendo con i pezzi storici appartenenti alla colonna sonora delle nostre vite ed entrati di diritto nell'immaginario degli italiani. Dopo averci emozionato con Avrai, ha continuato a farci sognare con gli altri brani maturi tra cui E tu, La vita è adesso, Mille giorni di te e di me, senza dimenticare Strada facendo, pezzo che, come lui confessa, non toglierebbe mai dai suoi concerti.
Corredano questa parte, le immagini in riferimento ad alcuni momenti storici e alcune foto dell'artista, che come flash back ci riportano negli anni 70 e ci fanno attraversare diversi periodi.
Questo progetto innovativo che coinvolge completamente la vita di Claudio Baglioni, il suo percorso artistico, e la storia musicale di un amore che non dura tutta la vita ma la cambia per sempre, proseguirà per tutta l'estate in diverse tappe fino a concludersi all'Arena di Verona il 14 settembre.

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