Al Teatro di Villa Lazzaroni, nel cuore della capitale, si chiude la seconda edizione della Rassegna Il Teatro di Ulderico Pesce a Roma con un’opera che promette emozioni autentiche e una riflessione profonda sul significato della vita, dell’identità e dell’umanità. “Il cuore degli alberi”, scritto e interpretato da Ulderico Pesce, con la partecipazione di Almerica Schiavo, sarà presentato il 18 maggio, invitando gli spettatori a un viaggio nell’ignoto, nella ricerca di se stessi attraverso un contesto naturale e simbolico.
Un viaggio immaginario verso l’ignoto
“Il cuore degli alberi” narra la storia di Irene, un’attrice disillusa dalla superficialità che la circonda sia nel mondo del teatro che in quello delle fiction televisive. In una mossa impulsiva, Irene decide di allontanarsi dalla frenesia cittadina, imbarcandosi su un autobus alla stazione Tiburtina di Roma senza una chiara destinazione. Questo viaggio, inizialmente ignaro, si trasforma in un percorso di introspezione e scoperta personale.
Quando Irene si ritrova bloccata in una stazione di servizio periferica, il dialogo con un misterioso uomo di nome Barbato cambia la rotta del suo viaggio. Questa esperienza simbolica funge da catalizzatore, portando Irene verso un piccolo paese avvolto da boschi dove gli alberi diventano i protagonisti della sua trasformazione. Qui, la natura diventa il palcoscenico delle emozioni e delle riflessioni di Irene, offrendo uno specchio sincero in cui ritrovare se stessa.
Tra realtà e simbolismo: il ruolo degli alberi
Nella narrazione ideata da Ulderico Pesce, gli alberi assumono un significato poliedrico e multiplo. Non solo rappresentano l’ambiente naturale che circonda Irene nel suo isolamento, ma si configurano anche come elementi simbolici che parlano di radici, crescita e rigenerazione. Questa metafora della natura equilibra la dimensione narrativa reale con quella simbolica, aprendo a molteplici livelli interpretativi e offrendo uno spazio di riflessione profonda.
Gli alberi, onorati nel titolo stesso, diventano quindi il “cuore” della storia, il nucleo da cui emanano i pensieri e le scoperte di Irene. In questo scenario, il piccolo paese e i boschi che lo cingono diventano simboli di una vita più semplice, autentica, in cui l’identità può essere esplorata e ritrovata lontano dalle costrizioni artificiali della modernità urbana. Una trama che si intreccia con la vita stessa, offrendo uno spunto di evasione dalla realtà attraverso l’arte.
La magia del teatro di Ulderico Pesce
“Il cuore degli alberi”, parte del ciclo di rappresentazioni organizzato presso il Teatro di Villa Lazzaroni, si inserisce perfettamente nel repertorio di Ulderico Pesce, noto per la sua capacità di fondere narrazione teatrale e tematiche complesse. Con il suo stile unico, Pesce trasporta il pubblico in una dimensione di empatia e riflessione, stimolando domande profonde su ciò che realmente definisce l’essere umano.
In collaborazione con Almerica Schiavo, Pesce dà vita a personaggi autentici e toccanti, capaci di coinvolgere il pubblico in un viaggio emotivo che non si ferma alla conclusione dello spettacolo. La performance si trasforma in un dialogo continuo, dove lo spettatore è invitato a considerare le proprie esperienze e percezioni in relazione alla storia raccontata. La scelta del teatro come mezzo di espressione diventa quindi un veicolo ideale per l’arte di Pesce, in grado di trasmettere messaggi senza tempo attraverso una comunicazione diretta e coinvolgente.
Info utili
“Il cuore degli alberi” andrà in scena al Teatro di Villa Lazzaroni, sito in Via Appia Nuova, 522 – Via Tommaso Fortifiocca, 71, a Roma. Lo spettacolo è programmato per domenica 18 maggio alle ore 17.30. È previsto un parcheggio gratuito per coloro che desiderano recarsi in automobile. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 392 4406597.
(Fonte e immagine: Federica Guidozzi – Ufficio stampa Teatro di Villa Lazzaroni)