Nell’affascinante scenario dell’anfiteatro romano di Sutri, la rassegna Teatri di Pietra continua a incantare il pubblico con una serie di spettacoli dedicati ai grandi classici e ai miti della cultura occidentale. Un fine settimana ricco di eventi imperdibili vedrà protagonisti, tra gli altri, Shakespeare ed Eschilo, riletti e interpretati con audacia e creatività, per un viaggio attraverso tradizione e ironia.
Da Shakespeare a Vespertino: un inizio spumeggiante
La serata di giovedì 24 luglio inaugurerà il weekend teatrale a Sutri con “Essere o non essere Shakespeare”, una produzione della cooperativa Agricantus. Protagonista indiscusso di questa prima, l’attore Sergio Vespertino, alle prese con il mito del drammaturgo inglese. Lo spettacolo, scritto insieme a Salvatore Ferlita, presenta Vespertino nel ruolo di un ricercatore appassionato che indaga l’enigma dell’identità del Bardo. Un gioco teatrale che mescola ironia e ricerca culturale, in cui il protagonista si destreggia tra manoscritti e pergamene, alla ricerca di una prova definitiva che possa svelare la vera identità del celebre autore.
Questa performance si distingue non solo per l’eccellenza nell’interpretazione, ma anche per l’approccio innovativo alla figura di William Shakespeare. L’intreccio tra studi accademici e interpretazioni sceniche offre al pubblico un’immersione totale nel mondo shakespeariano, mentre Vespertino, noto per la sua versatilità artistica, non manca di coinvolgere il pubblico in un viaggio tra umorismo e cultura.
Il ritorno di Eschilo con un tocco di modernità
Il venerdì 25 luglio sarà invece dedicato alla tragedia greca, con la rappresentazione di “Agamenno Men”, un adattamento audace dell’originaria opera di Eschilo, portata in scena dal TTR Il Teatro di Tato Russo – V.A.N. Con un debutto nazionale tenutosi l’11 luglio a Viterbo, questo spettacolo si presenta come una rilettura contemporanea del mito classico.
L’opera è un esempio perfetto di come la tradizione possa essere reinterpretata in chiave moderna, aggiungendo elementi di humour e parossismo a uno dei racconti più drammatici e antichi. La città di Micene, in attesa del ritorno del suo valoroso re Agamennone, diventa il palcoscenico di un’avventura ricca di colpi di scena e ironia. Il mix di tragedia e commedia riesce a trasmettere un messaggio attuale, costringendo lo spettatore a riflettere sulle molteplici sfumature della natura umana attraverso i secoli.
Un filo rosso percorre la storia e la mitologia
A chiudere il fine settimana teatrale, sabato 26 luglio, il palco dell’anfiteatro accoglierà “Il filo rosso dei messaggeri caduti”, una produzione di Paolo Toti. Questo spettacolo esplora le figure di Icaro, Cassandra, Pandora e Giovanna D’Arco, offrendo un approccio unico e multidimensionale alla loro narrazione. Le storie di questi personaggi, tra mito e realtà, sono portate in scena come veicoli di riflessione sui problemi odierni, come l’alienazione tecnologica e la perdita di fede.
Mentre Icaro rappresenta l’umanità che paga il prezzo della propria ambizione, Pandora e Cassandra simboleggiano l’eterna lotta contro le avversità che affliggono il mondo. Giovanni d’Arco, infine, incarna il coraggio e la fede in un cambiamento che sembra improbabile. Le interpretazioni di Chiaraluce Fiorito, Maria Rita Sgarlato e Paolo Toti sono esemplari, arricchite da una regia curata nei dettagli, che accompagna il pubblico attraverso un caleidoscopio di emozioni e pensieri.
Info utili
Gli spettacoli si terranno presso l’Anfiteatro Romano di Sutri, con inizio alle ore 21. Il costo dei biglietti è di 15 euro, con una tariffa ridotta di 10 euro per convenzionati, associazioni e studenti. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 351 907 2781 via WhatsApp. L’evento è patrocinato dal Ministero della Cultura e dal Comune di Sutri, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale.
(Immagine utilizzata a solo scopo informativo: tutti i diritti d’autore e di proprietà restano esclusivamente ai legittimi titolari)