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Alessia Filippi, campionessa e romana al 100%

alessia1Si avvicina alla piscina completamente concentrata, non sente nulla, non vede nulla, solo la sua corsia.
Ripassa i movimenti che dovrà eseguire per mille e cinquecento lunghi metri, 30 vasche da 50 metri, per lunghi minuti in cui sembrerà che il fiato non sia mai abbastanza. Si flette e si inarca sinuosa nel suo costume completamente fasciante.
Sale sul blocco di partenza, in posizione e via. Inizia piano, leggermente staccata dalle prime due, Lotte Friis e Camelia A. Potec, fa la sua gara, apparentemente lenta, ma inesorabilmente attaccata al gruppo di testa. Una, due, tre, le vasche scivolano inesorabili, e tutti gli italiani trattengono il fiato.
Improvvisamente e impercettibilmente Alessia riprende la seconda la Poitec, tallona la Friis, prima, ed è prima nel giro di poche vasche allo scadere dei 1000m.
Tutti abbiamo paura che crolli, che questa ragazza così flessuosa nel suo costumone grigio non ce la faccia, che ceda sulla distanza, ma niente, lei aumenta la distanza e dopo 15'44''93 interminabili e strepitosi minuti segna il nuovo record dei mondiali ed europeo.

Quando esce dalla vasca è un'altra. Il grande e sincero sorriso, l'esplosione di simpatia che effettivamente la accomuna al suo (e anche nostro!) beneamato Totti. Da seria seria a sorridente e simpatica in un nanosecondo.
Adesso sì che si accorge del pubblico, lo incita, lo coccola, lo ama come solo un atleta romano può fare.

alessia_2E la magia continua in conferenza stampa, dove i suo 22 anni non le impediscono di sottolineare il duro lavoro che c'è dietro ogni gara, vincente o non. Non è facile farla cadere nei soliti tranelli da conferenza stampa e a chi le chiede come si sentirebbe negli 800 contro la Pellegrini (che invece non nuoterà in questa gara come dichiarato solo ieri) lei risponde seria che Federica è per lei una avversaria da battere come le altre, anche se in staffetta faranno una grande squadra. Alessia non si sente la più forte del mondo ma si sente padrona dei suoi mezzi e consapevole delle sue potenzialità.

E' cresciuta in questi pochi mesi passati da Pechino, è lei stessa a dirlo, si sente più in grado di tirar fuori se stessa e dar corpo alle sue ambizioni.
E così promette che lo strepitoso risultato sui 1500 non sarà l'unico, che darà spettacolo negli 800 metri di oggi e nella staffetta. Proprio la gara della staffetta in cui sarà in squadra con la Pellegrini è l'occasione di sottolineare che un successo si costruisce con sforzo e sacrifici e, pura avendo due atlete da record, la staffetta vincerà solo se saprà essere una squadra con quattro campionesse del mondo. Le si chiede se la sua generazione, così piena di campioni, può essere un rimedio ai problemi dell'Italia.  Si ferma, spegne il sorriso ancor più abbagliante nel contrasto con l'abbronzatura e ci mette tutti in riga: ci sono cose molto serie cui pensare, come il terremoto in Abruzzo, mentre spesso noi giornalisti facciamo un polverone per stupidaggini.
Qualcuno le accenna a Totti ed ecco che si riapre in un radioso sorriso e parla di Francesco con quell'affetto che solo un romano romanista può avere e che è difficile da spiegare.

Insomma Alessia ci hai convinto, facci sognare anche negli 800!

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