La chiusura della stagione teatrale dell’Altrove Teatro Studio di Roma si veste di note classiche e intrisa di una singolare introspezione. Il teatro ospiterà, dal 16 al 18 maggio, “Glenn Gould, l’ultima nota”, una pièce firmata da Marilina Ciricillo e diretta da Ennio Coltorti. Questo spettacolo offre uno sguardo emozionante sulla vita di Glenn Gould, geniale pianista canadese, noto per le sue esibizioni travolgenti e per la sua ricerca incessante della perfezione musicale. Attraverso una rappresentazione intima, lo spettatore viene accompagnato in un viaggio di riflessione e musica, dove l’artista dialoga con se stesso e con il pubblico, ponendo interrogativi sulla vita e sull’arte.
La figura di Glenn Gould: genio e solitudine
Glenn Gould, nonostante la sua breve carriera pubblica, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale mondiale. Il racconto teatrale inizia con il suo ritiro dalle scene nel 1964, quando Gould aveva appena 32 anni. Questa decisione segna un punto di svolta nella sua esistenza: lasciare i palcoscenici affollati per dedicarsi alla registrazione in studio, un comportamento che sottolinea la sua ricerca ossessiva e profonda del suono perfetto. Le sue esibizioni, caratterizzate da brani difficili e non convenzionali, erano una forma di provocazione verso il pubblico, un invito a diventare più ascoltatori e meno spettatori.
Il percorso artistico di Gould era lontano dalle convenzioni, ispirato dalla sua filosofia musicale che rifuggiva dalla standardizzazione. La sua famosa postura al pianoforte, unica e talvolta criticata, era il simbolo esteriore di un modus operandi interiore, volto a sfidare l’ortodossia musicale dell’epoca. Nonostante la sua fama, le sue esibizioni vennero spesso criticate per la poca riverenza verso i capisaldi della musica classica, rivolgendosi invece a una musica più astratta e polifonica. Questo approccio lo portò a una solitudine scelta e accettata, un viaggio introspettivo che sul palco trova la sua rappresentazione attraverso un confronto continuo tra il sé giovane e quello maturo.
Un viaggio teatrale tra musica e introspezione
“Glenn Gould, l’ultima nota” è un viaggio non solo musicale, ma anche umano. Lo spettacolo mette in scena un dialogo continuo tra Gould e la sua anima, tra passioni giovanili e la saggezza dell’età adulta. La performance si sviluppa attraverso una narrazione che fonde la musica alla riflessione, portando in scena non solo la vita di un artista, ma anche le sue scelte, le sue inquietudini e la sua inarrestabile ricerca di bellezza musicale. Il pubblico è invitato a esplorare la sfera intima di Glenn Gould, comprendendo la sua scelta di ritirarsi in Canada per dedicarsi alla musica in solitudine.
Durante lo spettacolo, l’interpretazione del pianista Davide Pacini diventa fondamentale nel ricreare le atmosfere emotive tipiche delle esibizioni di Gould. L’ascoltatore si immerge in un mondo sonoro che rispecchia lo stato d’animo dell’artista, facendo emergere il contrasto tra il tumulto interiore e la calma ricercata attraverso le note di uno Steinway CD 318. L’interazione teatrale tra l’alter ego giovane e quello maturo di Gould offre una prospettiva unica sull’evoluzione della sua personalità, un dedalo psicologico nel quale l’artista a volte si perde, a volte si trova.
Note storiche dietro un talento indimenticabile
La carriera di Glenn Gould non fu solo un viaggio sonoro, ma un’avventura intellettuale e spirituale. Nato nel 1932, Gould iniziò a suonare il piano all’età di tre anni e fece il suo debutto a 15 anni con una performance che ne catapultò il nome tra i grandi geni della musica. È noto per le sue esecuzioni uniche, spesso chiacchierate per il loro carattere non convenzionale, che spaziavano da Bach a composizioni meno conosciute, ma sempre avvolte da un profondo impegno artistico.
Il 1964 segna il suo addio al concertismo, quando Gould, con una sorta di coraggio eremitico, decide di dedicarsi solo alle registrazioni in studio. Nonostante questo ritiro, la sua musica ha continuato a influenzare generazioni di artisti, e il suo approccio innovativo alla musica classica rimane un punto di riferimento. “Glenn Gould, l’ultima nota” rende omaggio a questo genio, esplorando le sfumature della sua vita e la sua dedizione appassionata alla musica, che per lui non era solo arte, ma un mezzo per sondare l’anima umana.
Info utili
Lo spettacolo “Glenn Gould, l’ultima nota” si terrà dal 16 al 18 maggio presso l’Altrove Teatro Studio, sito in Via Giorgio Scalia, 53, Roma. Gli orari degli spettacoli sono i seguenti: venerdì e sabato alle ore 20, domenica alle ore 17. Il costo dei biglietti è di 15 euro per l’intero e 10 euro ridotto, con una tessera d’ingresso di 2 euro. Il teatro è facilmente raggiungibile con la Metro Cipro.
(Fonte e immagine: Maresa Palmacci – Ufficio Stampa)