Presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, è stato segnato uno storico traguardo nella chirurgia senologica. È stata infatti realizzata la prima mastectomia nipple-sparing tramite approccio endoscopico, con immediata ricostruzione, una vera innovazione che promette di ridisegnare l’approccio alla cura del tumore mammario. L’intervento, condotto da un team multidisciplinare, mette in luce i grandi passi avanti nel settore della chirurgia mininvasiva che mirano a migliorare significativamente la qualità della vita delle pazienti.
Chirurgia senologica: una nuova era di precisione
La mastectomia realizzata presso l’Istituto Regina Elena rappresenta non solo un progresso tecnologico, ma anche una nuova fase per la chirurgia del tumore al seno. L’approccio endoscopico permette di ridurre al minimo le incisioni, portando benefici come una guarigione più rapida e meno dolore post-operatorio. Il team di esperti, diretto da Claudio Botti e Roy De Vita, ha utilizzato una tecnologia avanzata per integrare chirurgia oncologica e ricostruttiva, garantendo risultati eccellenti dal punto di vista estetico e funzionale.
Questa tecnica all’avanguardia consente l’asportazione del tessuto mammario preservando pelle, areola e capezzolo, unendo a ciò la possibilità di effettuare una ricostruzione immediata. L’uso di strumenti ottici avanzati con telecamera e luce permette operazioni meno invasive e implica il minimo disagio per le pazienti. Il futuro della chirurgia senologica potrebbe risiedere nell’utilizzo di tecnologie come il “single port”, che promette un’ulteriore riduzione delle incisioni e risultati estetici quasi perfetti.
L’importanza dell’innovazione nella cura oncologica
Il successo di questo intervento presso l’IFO non è solo un traguardo scientifico, ma rappresenta anche un modello per la sanità pubblica, in grado di offrire ai pazienti tecniche all’avanguardia senza costi spropositati. Claudio Botti e il suo team hanno raccolto la sfida dell’integrazione dell’endoscopia nella chirurgia del seno, rispondendo all’esigenza di sicurezza oncologica e cura dell’aspetto psicofisico delle pazienti.
Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio, ha definito questo intervento una “pietra miliare per la chirurgia senologica”, sottolineando l’importanza di investimenti in ricerca e tecnologia. Un tale approccio non solo migliora la qualità delle cure mediche, ma dimostra anche la capacità delle strutture pubbliche di offrire prestazioni altamente professionali e innovative. Il Direttore Generale dell’IFO, Livio De Angelis, ha enfatizzato il ruolo cruciale che la specializzazione medica e la tecnologia avanzata giocano nel raggiungimento di obiettivi ambiziosi nel settore oncologico.
Verso un futuro di terapie sempre più umane ed efficaci
Lo sforzo congiunto di chirurghi, ricercatori e istituzioni sanitarie si concretizza in risultati tangibili per le pazienti affette da tumore al seno. Con oltre 600 interventi annuali, di cui il 15% potrà ora beneficiare di questa tecnica innovativa, l’IFO si impegna a continuare su questa strada, migliorando continuamente le metodologie cliniche e chirurgiche.
Questo modello di innovazione e sperimentazione dimostra che l’integrazione delle nuove tecnologie nella pratica medica quotidiana porta a benefici concreti non solo in termini di salute immediata, ma anche per una migliore qualità della vita a lungo termine per le pazienti. L’IFO continua a essere un punto di riferimento nazionale per la chirurgia senologica, promuovendo un approccio che coniuga la precisione oncologica con una profonda attenzione all’aspetto estetico e psicologico delle cure.
Info utili
L’intervento di mastectomia con approccio endoscopico e ricostruzione immediata è ora disponibile presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma. Questa innovativa tecnica è destinata a migliorare il percorso di cura di numerose pazienti. L’istituto, situato nel Lazio, continua a rappresentare un fiore all’occhiello per l’innovazione in campo oncologico.
(Fonte: Comunicazione, Stampa e Relazioni Esterne IFO)