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‘Romanità’ simbruina, andando verso il Monastero di San Girolamo

mura_artLe antiche vestigia romane si percepiscono grazie ai ruderi che si incontrano lungo alcuni dei verdi percorsi montani dei Simbruini. Questi monti di cui scriviamo, sono metà laziali e metà abruzzesi, dipende dai versanti! Famosi per le acque limpide e l’aria pulita, sono stati i posti di villeggiatura e di costruzione di Equi e Romani in diverse epoche. Dalle ville agli acquedotti, hanno edificato per godersi panorami mozzafiato e respirare! Nel versante che guarda e segue le tracce del fiume Aniene poi, proprio San Benedetto, profondamente nauseato dalle gesta e dai costumi del suo tempo,  si ritiro’ in eremitaggio. E qui  infatti, così in pace ed isolati, fondarono le loro comunità monastiche proprio i frati dell’ordine benedettino.

ruins_artE il Monastero di San Girolamo, ormai un rudere, raggiungibile da Subiaco o da Jenne, è uno dei tredici che costellano questa zona, che venne definita appunto la ‘Valle Santa’. Come molti dei sette Comuni che compongono questo Parco Regionale, anche il Monastero si erge su uno sperone roccioso, che si affaccia maestoso a dominare la valle. Più che dignitoso, il piccolo castello è completamente arroccato sulla sua cinta muraria di tipico stile benedettino del XV secolo! Un’architettura inconfondibile irrobustita da contrafforti e costituita da mattoni in pietra locale (chiamata ‘cardellino’ e proveniente dalle vicine cave di Subiaco) e blocchi di calcare carsico, tipico di questa zona ricca di acque piovane. E di acqua sorgiva.

C’è accanto inoltre cio’ che resta della fabbrica, adiacente, che più volte hanno provato a ricostruire nei secoli, ma sempre non ultimata come in un amaro destino. C’è anche una cisterna per l’acqua coperta da una volta a botte. Su alcune pareti sono in vista le ‘monofore’. Secondo quanto ci è stato tramandato dalla storia, una di queste ricostruzioni inizio’ per merito del vescovo di Orvieto Pietro Boerio, che grazie a Urbano VI aveva ottenuto l’indulgenza plenaria per chi avesse concorso economicamente a creare la nuova fabbrica. Ma a nulla valse neanche questo… rimase sempre incompiuta!

Sabato 16 aprile, come ormai accade ogni settimana di aprile 2011, c’è una visita guidata al monastero al costo di 2 euro, con appuntamento alle ore 9.00 a San Giovanni dell’Acqua, piccolo luogo da visitare che prende il nome dall’omonima cappella benedettina……

Il percorso verso il monastero è comunque facile e si snoda con un grado di difficoltà molto basso, per cui è aperto a tutti. Per l’abbigliamento servono vestiti e scarpe comode. Nessuna attrezzatura in particolare.

Per info e prenotazioni: Tel. 0774/827221 – promozione.sviluppo@simbruini.it. E buon divertimento.

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