L’artista austriaca Helga Vockenhuber ha portato la sua nuova installazione, CORONA GLORIAE, al Pantheon di Roma. Questa opera, visibile fino al 16 settembre 2025, rappresenta una riflessione profonda sulla passione di Cristo vista attraverso l’arte contemporanea.
Helga Vockenhuber e l’arte spirituale
Helga Vockenhuber, nata nel 1963 a Mondsee, in Austria, è un’artista riconosciuta a livello internazionale per le sue opere che esplorano temi religiosi universali. Il suo lavoro si concentra spesso sulla dimensione profondamente religiosa dell’essere umano, cercando di rappresentare il mondo spirituale interiore e la dignità dell’uomo. Nel 2023, in occasione della Biennale di Venezia, Vockenhuber aveva già presentato un’installazione di grande impatto simbolico presso la Basilica di San Giorgio Maggiore. Ora, con CORONA GLORIAE, porta al Pantheon un’opera che dialoga con lo spazio in un approccio site-specific.
Le opere di Vockenhuber mirano a creare spazi di raccoglimento e meditazione, aprendo un accesso alle riflessioni spirituali. La corona di spine di CORONA GLORIAE non è solo un richiamo alla passione di Cristo, ma invita a una riflessione più ampia sul sacrificio, la sofferenza umana e la speranza di redenzione. Attraverso il bronzo contorto e le sculture scomposte, l’artista sottolinea come il dolore possa essere condiviso e attraversato, traducendo un messaggio di speranza e riconciliazione.
Il significato simbolico di CORONA GLORIAE
L’installazione CORONA GLORIAE è composta da sette sculture in bronzo che, insieme, formano una corona di spine. Questo elemento simbolico, che evoca la Passione di Gesù, assume nella visione dell’artista un significato più ampio. La corona, spezzata in sette frammenti, rappresenta la sofferenza umana che, attraverso il sacrificio di Cristo, viene riconciliata e aperta alla condivisione.
L’opera è posizionata zenitalmente sotto l’oculo del Pantheon, diventando un immediato promemoria della Passione e del sacrificio dei martiri cui è dedicata la Basilica di Santa Maria ad Martyres. L’oscurità e la sofferenza rappresentate dai bronzi contorti vengono bilanciate dalla luce e dalla possibilità di redenzione, creando un’esperienza visiva che riflette il travaglio e la rinascita spirituale. Nel contesto dell’Anno Giubilare, l’installazione invita a riflettere sull’arte cristiana contemporanea e sulla sua capacità di trasmettere una speranza invincibile per l’umanità.
Un dialogo tra arte, fede e spazio
Curata da don Umberto Bordoni e dal prof. Giuseppe Cordoni, l’installazione CORONA GLORIAE è stata pensata in stretta relazione con lo spazio del Pantheon. L’approccio site-specific consente all’opera di integrarsi perfettamente nell’architettura storica, valorizzando sia l’arte di Vockenhuber sia il significato spirituale del luogo. La collaborazione con l’Ambasciata d’Austria presso la Santa Sede e altre istituzioni ecclesiastiche e museali sottolinea l’aspetto internazionale e interreligioso del progetto.
Il significato profondo di CORONA GLORIAE emerge anche dal riflesso della scultura nello specchio d’acqua su cui poggia, simbolicamente sospesa sopra l’abisso. Questo elemento visivo amplifica il messaggio di condivisione e apertura del dolore, una tematica centrale nella rappresentazione simbolica del cerchio spezzato. Presentata nell’Anno Giubilare, l’opera invita a un viaggio spirituale e meditativo, evidenziando la possibilità di un riscatto dell’umanità segnata dalla sofferenza.
Info utili
L’installazione CORONA GLORIAE è visibile presso il Pantheon di Roma fino al 16 settembre 2025. L’opera è inclusa nel biglietto d’ingresso al Pantheon, che può essere acquistato in loco o tramite il portale Musei italiani. Il Pantheon si trova in Piazza della Rotonda, 00186, Roma. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero +39 06 68300230, oppure visitare on line l’Ufficio promozione e comunicazione del Pantheon e Castel Sant’Angelo.
(Photo credits Ägidius Vockenhuber)