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Toffia. Da Teofilo o da tophium? a pochi km…

29112009936A 50  chilometri da Roma, vicinissimo al capolinea della ferrovia FM3 che arriva a Fara Sabina, in provincia di Rieti ma vicinissimo a Roma, sorge sulla Salaria un borgo sabino di origine antica medievale. Si tratta di Toffia, comune con poco più di 1000 abitanti, arroccato sulle verdi colline sabine famosissime per olive ed olio….

Ma non è tutto qui. Vicina all'Abbazia di Farfa, a Toffia si sono chiese, un e un istorante ben noti, e centri per bambini e anziani. I suoi tramonti e la vista mozzafiato dei suoi paesaggi sono spettacolari, ma anche l'antico borgo merita una passeggiata…..romantica, anche in attesa del prossimo San Valentino! Per le strade acciottolate si respira un'aria pulita e fresca, il santo patrono (recita wikipedia) è San Lorenzo…e per questo è gradevolissimo il suo cielo stellato anche d'inverno. Immaginate cosa può essere il 10 agosto! Le mura e le case sono arrampicate a picco sulla roccia, al centro dell'abitato spicca la Chiesa di Santa Maria Nuova, costruita sui resti di un più antico castello.

29112009934Sovrastata dal Monte degli Elci, da cui prende il nome anche un piccolo agriturismo, il fianco del monte è verde e boscoso, una meta nota per percorsi escursionistici naturali. Toffia inoltre è conosciuta come nelle sue zone limitrofe per la produzione dell'olio extravergine di oliva più puro, per cui durante la stagione adatta si celebrano feste e sagre di grande risonanza folcloristica, culturale e musicale. Come ‘Andar per olio e per ' in autunno.

La storia indica che la Toffia di oggi sia di origine medievale, anche se recenti ritrovamenti fanno risalire ad un periodo ancora anteriore…., la costruzione arroccata fa pensare ad una posizione chiaramente difensiva per prevenire le aggressioni, che a quel tempo erano fatte dai Saraceni. Di fronte alla chiesa di San Lorenzo c'è Porta Maggiore, che originariamente era munita di ponte levatoio. Ancora sono visibili le feritoie in cui sarebbero passate le catene. Ma già nel 1965, si pensò a epoche precedenti, quando a seguito di scavi rurali, vennero ritrovate lance con punte in bronzo, proprio in quella zona. Si parla addirittura di mille o duemila anni avanti Cristo!

29112009937La zona esplorata a seguito del ritrovamento dei reperti archeologici, ci informa che tutta questa parte di territorio fu abitata, abbandonata e successivamente ripopolata in ere successive. Da civiltà appenniniche che praticavano pastorizia e caccia in particolare. Piccoli gruppi familiari che vivevano in una sorta di ‘branco' . Resti di ville romane abitate nel II e I secolo dopo Cristo, testimoniano quindi di abbandoni e ritorni in luoghi circostanti Toffia. E anche sparsi nell'abitato di Toffia ci sono resti di colonne o pezzi di marmo che ricordano più antiche epoche e fasti anche dell'età romana!

Fino alle lotte per il possesso del castello tra i Duchi di Spoleto e gli Abati di Farfa…. che in seguito divennero vera e propria lite tra le due famiglie Orsini e Colonna per il predominio nel paese. I primi occuparono la Rocca e il Palazzo che da loro ebbe il nome. I secondi, i Colonna, presero la parte più elevata del paese dove si trova la chiesa di Santa Maria Nuova.

E molti palazzi medievali e successivi esistono e sono ancora visibili, almeno nelle facciate, in tutto il centro abitato di Toffia.Casa degli Oddoni è del 1300, Palazzo Ruffetti oggi Bufalieri ha portale di travertino ed è del 1400, la sede del Comune è il Palazzo Orsini e del 1600 è invece Palazzo Palma, poi c'è il Palazzo Palica e la casa Orsini, oggi Castellani-Grio. Senza dimenticare la Casa del Municipio che risale al 1500. Un bel vedere insomma, sotto tanti punti di vista, in particolare architettonicamente!

29112009935E durante la stagione teatrale non perdete il calendario degli spettacoli della “33 Officina Creativa” un piccolo e graziosissimo teatro nel borgo. Una giovane associazione culturale che mette in scena vere e proprie ‘chicche' in uno scenario di tutto rispetto. Ed è anche uno spazio polifunzionale per le attività culturali e artistiche della zona!

E non dimentichiamo il percorso eno-gastronomico, qui da non trascurare affatto. Buon vino innaffia specialità gastronomiche di prim'ordine. Piatti tipici della cucina sabina si trovano al ristorante ‘Il nido del Chiurlo' in via del Collitrone. Difficile non scorgerlo entrando dalla porta principale! Buon weekend….. e buon san valentino, allora.

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