Il Teatro Cometa Off di Roma si prepara ad accogliere una potente rappresentazione teatrale intitolata “Giochetti – La violenza silenziosa nella famiglia moderna”. Un thriller psicologico che esplora le complicate dinamiche della famiglia contemporanea, offrendo uno spaccato realistico e profondo sulla sofferenza che si cela dietro facciate apparentemente comuni. Portato in scena da Marco Aceti e Beatrice Gattai, con la regia di Riccardo D’Alessandro, lo spettacolo rappresenta un esempio significativo di teatro impegnato, capace di combinare abilmente narrazione e riflessione socioculturale.
Una storia di relazioni complesse e fragili
“Giochetti” narra la storia di Jacopo, un uomo la cui vita viene sconvolta dopo la separazione dalla moglie Laura. Quest’ultima, personaggio pubblico, decide di esporre i dettagli più intimi della loro vita in televisione. Questa drammatica decisione porta Jacopo a vivere nello scantinato dei genitori, mentre lotta disperatamente per mantenere la custodia dell’amata figlia. Il racconto si sviluppa attraverso la complessità delle relazioni umane, svelando dinamiche di manipolazione psicologica e rivalità genitoriale. Il tema della violenza silenziosa è sviscerato attraverso gli occhi di genitori che, inconsapevolmente, usano i propri figli come strumenti di contesa.
Il lavoro di Beatrice Gattai nel trascrivere tali esperienze in uno script evocativo, supportato dalla regia incisiva di Riccardo D’Alessandro, mette in luce i risvolti meno evidenti delle separazioni: dalle privazioni emotive alle vendette personali fino ad arrivare al ricatto economico. “Giochetti” si presenta come un palcoscenico su cui traspare la brutale realtà di una società in cui i legami familiari si mostrano spesso più debole di quanto appaiano.
La regia: un approccio minimalista e intenso
Riccardo D’Alessandro adotta una regia che sceglie consapevolmente la semplicità per andare oltre il testo scritto, mirata a restituire la profondità delle emozioni non solo attraverso le parole, ma anche tramite il linguaggio corporeo e i silenzi. Ogni movimento sul palco è pesato con attenzione; le pause diventano veri e propri respiri sospesi che trasmettano l’impatto emotivo di ogni battuta.
Il regista, da sempre impegnato nell’esplorazione di temi sociali attraverso uno stile realistico, conferisce al testo una dimensione universale. D’Alessandro si concentra sull’importanza delle musiche, utilizzate non come sottofondo descrittivo ma come momenti di cesura che enfatizzano le fratture emozionali tra un atto e l’altro. L’obiettivo del regista non è tanto spiegare ma, piuttosto, evocare scenari che invitano il pubblico a rivedersi nelle esperienze dei protagonisti, favorendo una riflessione personale sui complessi legami familiari.
Eventi collaterali e approfondimenti
Oltre alla rappresentazione teatrale, “Giochetti” invita il pubblico a partecipare a due incontri pubblici, nei quali le Dott.sse Ilaria Peschisolido e Camilla Santoro presentano una ricerca sulle dinamiche relazionali durante i divorzi. La loro indagine scientifica, condotta presso l’Università LUMSA, dialoga perfettamente con i temi dello spettacolo, fornendo un’importante risorsa di comprensione e approfondimento.
Questi incontri, intitolati “Quando il conflitto non finisce”, sono parte integrante del progetto teatrale e offrono uno spazio di riflessione sulle conseguenze a lungo termine della violenza emotiva. Si terranno venerdì 30 e sabato 31 maggio alle ore 18:00, prima delle repliche serali dello spettacolo. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti, sottolineando l’impegno del progetto nel rendere accessibile a tutti la discussione su temi di fondamentale importanza sociale.
Info utili
Lo spettacolo si svolgerà al Teatro Cometa Off, situato in Via Luca della Robbia 47, a Roma. Le rappresentazioni sono in programma dal martedì al venerdì alle ore 21:00, il sabato alle ore 20:00 e la domenica alle ore 18:00. I biglietti sono disponibili a un prezzo intero di 18 euro, con ridotti a 15 euro e una tariffa speciale per studenti a 10 euro. È possibile prenotare contattando il botteghino telefonicamente o via email.
(Fonte e immagine: Alessandra Teutonico – Ufficio Stampa Signorelli)