La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma accoglie dal 17 giugno al 21 settembre 2025 un’affascinante esposizione intitolata “Un racconto lungo un viaggio” di Andrea Lelario, curata da Nicoletta Provenzano. L’artista, noto per la sua capacità di coniugare tecnica e simbologia, utilizza le sue opere per tracciare un percorso tra inconscio, materia e memoria. Con incisioni, disegni a grafite e fotoincisioni, Lelario invita i visitatori in un viaggio intimo e immaginifico, proponendo una riflessione profonda e poetica sul legame tra anima e universo.
Un itinerario tra memoria e immaginazione
Andrea Lelario, nato a Roma nel 1965, ha affinato le sue abilità artistiche presso l’Accademia di Belle Arti della capitale, venendo influenzato da artisti del calibro di Pippo Gambino. Fin dai suoi esordi, Lelario ha esplorato il linguaggio incisivo come mezzo espressivo, trovando nelle tecniche di incisione e grafica una modalità di esprimere l’inconscio con rigore e armonia. Questa ricerca ha portato alla creazione di opere presenti in prestigiose collezioni, come il Gabinetto delle Stampe di Edimburgo e il Complesso Monumentale di San Michele a Ripa Grande a Roma.
“Un racconto lungo un viaggio” rappresenta non solo un viaggio fisico attraverso le opere, ma anche un cammino interiore. Lelario invita gli spettatori a scoprire il simbolismo dei treni in scala, che si trasformano in allegorie del viaggio interiore e del tempo, suggerendo una dimensione in cui memoria e immaginazione si incontrano e si fondono. Le sue opere su carta si caratterizzano per un tratto fine e intricato, che richiamano l’immagine di mappe mentali e cosmiche, conducendo l’osservatore in un universo di visioni e sogni.
L’esplorazione simbolica del treno
Il cuore della mostra è rappresentato dai due modellini di treni Frecciarossa in scala 1:87, che attraversano idealmente il paesaggio mentale creato dall’artista. Questi convogli non sono solo oggetti statici, ma metafore dinamiche che rappresentano la capacità della mente di viaggiare tra realtà e fantasia. La loro presenza simbolica evoca il continuo movimento dell’anima, un viaggio perpetuo tra le sfumature della coscienza e le infinite possibilità offerte dall’immaginazione.
Integrati nel contesto espositivo ci sono anche taccuini ricchi di disegni a penna, che operano come un diario visivo dell’artista. Questi taccuini sono un invito per il pubblico a entrare nei confini del pensiero di Lelario, esplorando un mondo in cui micro e macrocosmo si intersecano in forme poetiche. Ciascun tratto, ogni linea è un frammento di questo viaggio interiore, una mappa dell’anima su carta in cui realtà e sogno coesistono in equilibrio instabile.
Arte, simboli e ricerca interiore
La mostra segna un’importante tappa nella carriera dell’artista, poiché due dei taccuini esposti entreranno a far parte della collezione permanente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, un riconoscimento della qualità e dell’importanza della sua opera. La personale di Lelario non è solo una vetrina delle sue abilità tecniche, ma anche un’opportunità per riflettere sui temi archetipici dell’anima, ispirati dalle teorie junghiane, e sulle dinamiche tra energia cosmica e introspezione.
Lelario ha partecipato a numerose esposizioni di rilevanza internazionale, come la XIV Quadriennale di Roma e la 54ª Biennale di Venezia. Il suo lavoro è stato apprezzato anche in contesti accademici, come testimonia il suo ruolo di tutor nel Dottorato di Ricerca dell’Università di Roma Tor Vergata e la sua partecipazione a simposi internazionali. Il dialogo tra tradizione e ricerca innovativa, tra Oriente e Occidente, caratterizza la sua produzione e la sua visione artistica.
Info utili
La mostra “Un racconto lungo un viaggio” di Andrea Lelario, a cura di Nicoletta Provenzano, sarà ospitata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, situata in Viale delle Belle Arti, 131. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 17 giugno al 21 settembre 2025, con l’inaugurazione fissata per il 17 giugno alle ore 17:00.
(Fonte e immagine: Ufficio Stampa HF4)