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La Ville Lumière in mostra a Roma: Boldini e gli Italiani a Parigi. Tra Realtà ed Impressione

Impressionisti_1Quest’anno Roma sta promuovendo delle iniziative culturali di grande importanza in particolar modo nel campo espositivo. Tra le mostre d’arte straordinarie, che sta attualmente ospitando, spicca quella al Chiostro del Bramante: Boldini e gli Italiani a Parigi. Tra Realtà e Impressione.

Era la fine dell’Ottocento e Parigi era il centro del mondo e la capitale dell’arte. Gli artisti, che volevano vedere e toccare con mano la modernità dell’epoca, dovevano recarsi qui, dove il campo artistico era in pieno fermento. Da una parte, l’arte ufficiale dei Salons, e dall’altra quella più libera e viva di artisti indipendenti che organizzavano in gruppo le proprie mostre. Data chiave fu il 1874, quando un gruppo di artisti, grazie all’aiuto del fotografo Nadar, che prestò il suo studio per esporre i dipinti, fecero la loro prima mostra collettiva. Erano pittori che non se la passavano certo bene economicamente e che erano scartati dalle vie ufficiali dell’arte, per il loro modo di dipingere.

Impressionisti_2Pitturavano in plein air, raffiguravano la vita quotidiana, la natura e i temi della modernità. Protagonista dei loro quadri era la loro città Parigi: i locali alla , i caffé dove si incontravano, le strade cittadine illuminate, i treni con il vapore e i cambiamenti della vita moderna. Il tutto,  veniva immortalato all’istante e descritto con la forza materica del colore, che era in grado di raccontare le loro emozioni ma soprattutto le loro impressioni.

Come spesso accade, la novità non era ben vista nelle vie ufficiali e da quello che, all’iniziò fu un appellativo dispregiativo, sono passati alla storia: gli Impressionisti.
Parigi
era un richiamo quindi, per tutti quegli artisti desiderosi di aggiornarsi. A questa tendenza non furono incolumi alcuni pittori italiani ,che  influenzati da questo nuovo modo di dipingere, diedero il loro contributo, con delle opere che non hanno niente da invidiare a quelle dei francesi, anzi.

Impressionisti_3A loro è dedicata l’ultima mostra allestita al Chiostro del Bramante dal titolo “Boldini e gli Italiani a Parigi. Tra Realtà ed Impressione”.
L’esposizione inizia con il primo periodo di Giovanni Boldini a Parigi, che dopo un primo soggiorno nel  1867, vi fece ritorno nel 1871. Nella Ville Lumière si trovò immediatamente a suo agio, stimolato ed affascinato dall’ambiente artistico.
Il suo debutto avvenne con la casa d’arte del mercante Goupil, dove si cementò, rinnovandolo, sul genere degli interni intimisti e sulle rievocazioni in costume settecentesco messo in voga da Ernest Meissonier. Questo viene mostrato con delle opere che illustrano, non solo il  grande talento e la forza vibrante della pennellata di Boldini , ma come, sin da subito, riuscì a tenere il passo con le novità che gli Impressionisti proponevano. In questa prima sezione viene fatto il confronto con le opere di un altro italiano a Parigi, Giuseppe de Nittis, che qui fece una esperienza veloce (morì prematuramente nel 1884 a soli 38 anni) ma folgorante.
La mostra espone, con un alternarsi di opere, una “lotta” tra due fuori classe. Tutti e due i pittori è il caso di dire che erano dei “cavalli di razza”, si cimentavano in tematiche molto simili, ma ognuno, con la loro personalissima visione artistica, riuscivano a realizzare delle opere sempre nuove, frizzanti ed emozionanti.
Ai due pittori è dedicato quasi tutto il primo piano della mostra, dove vi sono dei quadri che sono dei capolavori e che lasciano senza fiato, per la loro carica espressiva ed emotiva.

Impressionisti_5Il percorso prosegue con gli altri protagonisti italiani che hanno dato il loro contributo a Parigi. Tra questi vi fu Antonio Mancini che arrivò a nella capitale francese nel 1875 per ritornarvi nel 1877 – 1878.
Questo artista entrò in contatto sia con Boldini, che con De Nittis, istaurando con il primo un rapporto di ostilità e con il secondo di amicizia.
In mostra sono presenti alcune opere che raffigurano dei fanciulli ritratti in diverse pose.
Si sale il secondo piano dove sono allestite le ultime sezioni, che presentano delle opere ancora più affascinanti.
Si incontra un altro artista che operò a Parigi Federico Zandomeneghi che fu amico di Degas, Pissarro, Renoir e Guillauman.

Zandomeneghi si dedicò a ritratti femminili, con straordinaria intensità. Le sue modelle sono colte nell’intimità, intente alla loro toilette, assorte nei pensieri, o raffigurate nei loro salotti, affaccendate in diverse mansioni.
In questa sezione troviamo altri artisti italiani come Serafino De Tivoli, un’opera di Camille Pissarro, di Jean Baptiste Armand Guillaumin, e Gustave Caillebotte.
Percorrendo le sale si incontra un altro ambiente dedicato interamente a Boldini. Protagonista indiscussa è la figura femminile, e l’amore che Boldini mostra nel raffigurare la donna.
Ci sono ritratti molto profondi che sono capaci di far emozionare e regalare un pensiero: “ogni donna vorrebbe essere ritratta da Boldini se ancora fosse in vita”.
Con il suo talento artistico, ma anche umano, riusciva a tirar fuori l’anima delle sue modelle, e a farle apparire eteree e senza tempo. A colpire è un dipinto La Dame dei Biarritz (Madame Gillespie) del 1912. Una donna elegante, misteriosa, fragile, eterea, ed enigmatica, che rimane impressa nella memoria.
Manca l’ultima sezione dedicata a Corcos un altro pittore che lavorò a Parigi e qui incontriamo altre opere molto interessanti, ma il meglio ormai si è gia visto.

Impressionisti_4Il Chiostro del Bramante è uno degli spazi espositivi più “camaleontici” che ha la nostra città, capace di adattarsi alle diverse tematiche degli che ospita. Anni fa si era trasformata in un luogo pop con la mostra di Wharol, poi un luogo che riecheggiava il secolo d’oro dell’arte Barocca con la mostra su Annibale Carracci, oggi, invece,  fa rivivere Parigi. Anche in passato aveva ospitato una splendida mostra monografica su uno dei pittori italiani impressionisti Giuseppe de Nittis, è già in quell’occasione era stato un lavoro, impeccabile e straordinario. Con la questa mostra sono riusciti a superare la perfezione.
Una esposizione completa in ogni sua parte, con opere d’arte che non hanno sufficienti aggettivi per essere descritte,  che solo una visita personale alla mostra, può rendere giustizia.

L’allestimento segue, in modo originale, alcuni particolari delle opere d’arte, i pannelli esplicativi sono esaurenti e narrano in modo avvincente le vicende degli artisti italiani.
Visitare questa mostra è un regalo per l’anima, si ha la possibilità di sentirsi veramente a Parigi nell’Ottocento, solo quando si esce fuori, ci si rende conto di essere tornati alla realtà.

BOLDINI E GLI ITALIANI A PARIGI tra realtà e impressione
Roma, Chiostro del Bramante 15 novembre 2009 – 14 marzo 2010
Orari
MARTEDì – DOMENICA 10.00-20.00 (La biglietteria chiude un’ora prima) LUNEDì chiuso (eccetto quelli segnalati qui di seguito)
24 dicembre 10.00 – 14.00, 25 dicembre 16.00 – 20.00, 28 dicembre 10.00 – 20.00, 31 dicembre 10.00 – 17.00, 1 gennaio 10.00 – 20.00, 4 gennaio 10.00 – 20.00, 6 gennaio 10.00 – 20.00,
Per informazioni
Web site: www.chiostrodelbramante.it
Mail: info@chiostrodelbramante.it
Tel: 06.68809035-36Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
TARIFFE GRUPPI
Prenotazione € 20,00
Visita guidata gruppi € 70,00
Visita guidata scuole € 50,00
* è escluso il costo del biglietto
Disabile sopra 75% ridotto € 7,50
– con accompagno gratuito
– con accompagnatore € 7,50
Disabile sotto 75% € 7, 50
– con accompagno gratuito
– con accompagnatore intero

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