Nel cuore di Roma, tra le suggestive pareti della Casa Museo Hendrik Christian Andersen, si svela un tributo ambizioso ai sogni perduti. La mostra personale di Vincenzo Scolamiero, intitolata “Come sogni perduti”, esplora le magiche intersezioni tra arte, natura e utopia, trasportando i visitatori in un mondo di visioni poetiche e oniriche.
Un dialogo tra passato e presente nell’arte di Scolamiero
Inaugurata il 12 maggio 2025, la mostra di Vincenzo Scolamiero presso la Casa Museo Hendrik Christian Andersen si distingue per la sua unicità e per il senso di continuità tra il presente e l’eredità lasciata da Andersen. Scolamiero ha concepito sei grandi tele appositamente per questo spazio, creando installazioni che non si limitano a decorare, ma si fondono profondamente con l’ambiente circostante. La casa museo, che custodisce tracce di un passato intriso di creatività e sogni utopici, diventa così lo scenario perfetto per ospitare l’arte visionaria di Scolamiero.
Il progetto espositivo non è solo un insieme di opere, ma un dialogo tra le aspirazioni di Hendrik Andersen e le interpretazioni di Scolamiero. Le tele, come fossero finestre aperte sulla natura, dialogano con elementi terrestri e frammenti dell’arte incompiuta di Andersen, integrandosi in un racconto visivo che esplora il concetto di città ideale, unendo arte, scienza, filosofia e musica. La mostra diventa così un invito a riflettere sull’irrealizzabile, un viaggio attraverso visioni sognanti e utopistiche.
Tra visioni poetiche e esplorazioni dell’ignoto
Maria Giuseppina Di Monte, direttrice della Casa Museo e curatrice della mostra, descrive le opere di Scolamiero come una “fantasmagoria di immagini poetiche”, dove le suggestioni naturali danno vita a nuove visioni oniriche. Questo processo di trasformazione è evidente nel modo in cui le tele saturano lo spazio con i toni del verde e del bruno, colori che sembrano richiamare un’origine naturale.
Le installazioni non seguono una linearità tradizionale ma si sviluppano come un percorso alternativo che trasporta i visitatori in un universo parallelo. Nell’atrio, due tele verticali fungono da portale d’ingresso in questo mondo immaginifico, mentre le quattro opere che seguono immergono i visitatori in una profondità di terre inesplorate. L’alternanza tra sogno e realtà è perfettamente realizzata nella giustapposizione di toni vibranti e forme ondulanti, che simulano un mondo instabile e ricco di misteri.
Un viaggio tra paesaggio urbano e visioni personali
Scolamiero conduce i suoi spettatori attraverso un viaggio che non è solo fisico, ma principalmente mentale ed emotivo, affondando le sue radici nelle memorie della Casa Museo e nelle aspirazioni utopistiche di Andersen. Le opere esposte esprimono il conflitto eterno tra desiderio creativo e inafferrabilità dei sogni, evocando parallelismi con “Lenz” di Georg Büchner, una lettura cara all’artista.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 22 giugno 2025, si delinea come un’esibizione dell’arte come strumento di esplorazione e di connessione tra l’idea e il sentire. Nel contesto vibrante della città di Roma, Scolamiero propone quindi una riflessione profonda sulla natura dell’arte e sulla sua capacità di interagire con il tempo e lo spazio, eternando ciò che altrimenti resterebbe sfuggente e impercettibile.
Info utili
La mostra “Come sogni perduti” di Vincenzo Scolamiero è visitabile presso la Casa Museo Hendrik Christian Andersen fino al 22 giugno 2025. La sede si trova in via Pasquale Stanislao Mancini 20, Roma, con orari di apertura dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 19.30, e ultimo ingresso alle 18.45. È chiusa il lunedì.
I biglietti d’ingresso costano 6 euro per l’intero, 2 euro per il ridotto e possono essere acquistati presso il totem digitale presente in loco o sul portale Musei Italiani.
(Fonte e immagine: Roberta Melasecca – Ufficio Stampa)