Colosseo_Arco_di_Costantino

Visita nell’area archeologica dei fori parte III: l’Arco di Costantino

Colosseo_Arco_di_CostantinoDopo aver visitato virtualmente, almeno con la fantasia, gli angoli più reconditi del Colosseo e della Domus Aurea, concludiamo per ora il nostro viaggio con un altro importantissimo monumento che sorge dall'epoca dei romani, nell'area archeologica dei fori, in prossimità dell'Anfiteatro Flavio si i resti del Tempio di Venere e Roma: l'Arco di Costantino.

Il 28 ottobre 312 la battaglia di Ponte Milvio decise lo scontro tra Massenzio, l'”usurpatore” del potere in Roma, e Costantino. Conseguita la vittoria, Costantino non si fermò a Roma, che ormai non rappresentava più il centro politico indiscusso dell'impero, ma dispose la propria sede imperiale a Treviri, in Germania.

Arco_di_Costatino_di_notteLontana dai suoi interessi immediati, Roma fu nuovamente visitata da Costantino solo nel 315, quando l'imperatore vi si recò per celebrare solennemente i propri decennalia, cioè il decimo anniversario della sua ascesa al potere. In quell'occasione si inaugurò l'arco che il senato di Roma aveva deciso di elevare in suo onore dopo la vittoria su Massenzio.

Non c'era stato molto tempo a disposizione per progettare e costruire un monumento così imponente ed impegnativo sul piano architettonico ed artistico: si trattava infatti di erigere, a ridosso del Colosseo ed alle pendici ei colli Celio e Palatino, un grandioso arco a tre fornici, adorno di marmi e ricco di statue e rilievi figurati.

Secondo un metodo che un tempo sarebbe stato impensabile per Roma e per il senato, l'arco non fu eretto con materiali originali ma venne costruito attingendo largamente ad altri monumenti ufficiali della città, che vennero appositamente spogliati dei loro ornamenti di scultura e riciclati con opportune rilavorazioni delle figure nell'opera da dedicare a Costantino.
Il risultato di questo immenso collage non fu però un accostamento disordinato di sculture eterogenee; anzi, l'arco di Costantino riflette, anche nella sua natura cosmopolita, la e la mentalità dell'epoca; simboli e allegorie, simmetrie ed allusioni concorrono infatti a divulgare i principi di quella rigida burocratizzazione e gerarchizzazione dell'impero che si andavano rapidamente affermando.

All'Imperatore Cesare Flavio Costantino Massimo, Pio, Felice, Augusto, il Senato e il Popolo Romano, poiché per ispirazione della divinità e per la grandezza del suo spirito con il suo esercito vendicò ad un tempo lo stato su un tiranno e su tutta la sua fazione con giuste armi, dedicarono questo arco insigne per trionfi “. Questa l'iscrizione monumentale incisa sull'arco che acclama Costantino come liberatore dell'Urbe e vendicatore dello Stato contro il tiranno (Massenzio) e attribuiscono la vittoria dell'imperatore al suggerimento della divinità (instinctu divinitatis).

Se gran parte dei rilievi che adornano le due fonti dell'arco, i lati minori, l'attico e i paesaggi interni sono di sue secoli più antichi, non manca infatti nel monumento una grande quantità di sculture pensate e realizzate al momento della sua costruzione. Vi sono grandi tondi con la raffigurazione del Sole e della Luna sui due lati, busti degli imperatori nei fornici minori, bassorilievi sui plinti, cioè sui basamenti quadrangolari che sotengono le colonne, adorni di figure di vittorie e trofei con barbari nordici ed orientali, mentre anche sulle chiavi degli archi appaiono immagini di divinità.

Ma soprattutto compare al centro un fregio che più di ogni altro descrive e fissa la nuova immagine dell'imperatore; qui vengono raffigurate con illustrazione continua, una serie di episodi legate alle gesta di Costantino: la sua partenza da Milano, l'assedio di Verona, la battaglia di Ponte Milvio, l'ingresso ufficiale in Roma, l'orazione tenuta nella città alla corte e alla cittadinanza riunita nel Foro, e infine l'atto di liberalità seguito dalla vittoria con la distribuzione di danaro al popolo.

Situato nell'antico percorso “dei trionfi”, oggi via San Gregorio, l'Arco di Costantino è certamente uno dei protagonisti incontrastati dell'area dei Fori Imperiali romani, per nulla oscurato da un vicino ingombrante come il Colosseo; perfettamente conservato è un magnifico esempio non solo di architettura ma anche di scultura essendo riccamente decorato da rilievi e statue. Assolutamente da non perdere!

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