Renato Mambor, figura emblematica nel panorama artistico contemporaneo, vede il suo capolavoro “Tappezzamento a pezzi” nuovamente protagonista di una mostra a Roma. Dopo un accurato restauro, l’opera è esposta al Casino Nobile di Villa Torlonia, un luogo che evoca storia e cultura, offrendo ai visitatori un’opportunità unica per immergersi nel mondo visivo di Mambor.
La rinascita di un capolavoro
Il “Tappezzamento a pezzi”, una delle opere più imponenti di Renato Mambor, torna protagonista nella Sala da Ballo del Casino Nobile dei Musei di Villa Torlonia. L’esposizione, frutto di una collaborazione tra Roma Capitale e l’ICR, è un omaggio all’artista romano e alla sua capacità di reinventare la pittura. Composto da sette elementi in legno, questo dipinto non solo si distingue per le sue dimensioni di 250×350 cm, ma anche per la tecnica pittorica unica che lo contraddistingue.
Dopo il restauro, realizzato con il sostegno della Fondazione Paola Droghetti Onlus, l’opera risplende con una nuova luce. L’intervento conservativo, oltre a preservare il dipinto, ha permesso di esplorare aspetti inediti della tecnica pittorica di Mambor, aprendo nuove strade interpretative sulla sua produzione. Questo restauro è un altro esempio del fruttuoso rapporto tra pubblico e privato nella valorizzazione del patrimonio artistico capitolino.
Un dialogo tra passato e contemporaneità
La mostra su Mambor non è solo un momento di riflessione sull’arte contemporanea, ma anche un incontro tra il passato e le odierne sfide legate al restauro. L’ICR, nel suo ruolo di catalizzatore culturale e formativo, ha trasformato il restauro in un’occasione didattica, toccando temi cruciali come il ruolo dell’arte contemporanea e la difficoltà di gestire tecniche non convenzionali.
In collaborazione con la moglie Patrizia Speciale e l’assistente Biagio Fersini, l’allestimento del “Tappezzamento a pezzi” si distingue per la sua fedeltà all’idea originale dell’artista. L’interdisciplinarità è stata fondamentale per ricreare l’esperienza originale dell’opera: un pezzo innovativo dove i sette elementi si distinguono per irregolarità e trattamento pittorico, invitando lo spettatore a scrutarne l’insieme.
La vita e l’eredità di Renato Mambor
Renato Mambor, nato a Roma nel 1936, emerge come figura di spicco nell’arte figurativa a partire dalla fine degli anni Cinquanta. La sua carriera è caratterizzata da una continua evoluzione, dalle prime esperienze nel cinema all’affermarsi nella pittura, fino a coinvolgersi nel teatro fondando il Gruppo Trousse. Legato alla Scuola di Piazza del Popolo, Mambor sviluppa uno stile iconico, utilizzando sagome e segnali stradali come metafore della comunicazione di massa.
Nel corso della sua carriera, Mambor affronta tematiche profonde come la percezione e l’osservazione, ispirate dalla sua esperienza teatrale. Le sue opere riflettono un linguaggio artistico che esplora l’interazione fra forma e spettatore; un impegno che non ha mai cessato fino alla sua morte, avvenuta a Roma nel 2014. Con il “Tappezzamento a pezzi”, questo impegno continua a vivere, consentendo ai visitatori di rivivere l’energia creativa di Mambor in tutta la sua potenza espressiva.
Info utili
La mostra dedicata a “Tappezzamento a pezzi” di Renato Mambor è visitabile dal 29 maggio fino al 14 settembre 2025 presso la Sala da Ballo del Casino Nobile di Villa Torlonia. L’esposizione è arricchita da un documentario di Edoardo Mariani e Francesco Scognamiglio, oltre a un volume dedicato all’opera e al restauro.
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il supporto dei Servizi museali di Zètema Progetto Cultura. L’ingresso è regolato secondo gli orari di apertura dei Musei di Villa Torlonia e il costo è incluso nel prezzo del biglietto per l’accesso al complesso museale.
(Fonte e immagine: Roberto Martelli – Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura)