Nella cornice inconsueta della Casa Circondariale di Cassino, si è svolto un appassionante esperimento artistico e teatrale dal titolo “Anima Liber – fiabe in figure animate”. Il progetto, destinato ai detenuti adulti, si propone di esplorare le “cicatrici” che ogni individuo porta dentro di sé, attraverso il linguaggio incisivo del teatro e dell’animazione. È un affascinante tentativo di trasformazione personale e collettiva che coinvolge l’arte come strumento di riflessione e liberazione.
Un viaggio tra cicatrici e memorie di libertà
“Anima Liber” è un’iniziativa che mescola teatro di figura, animazione e narrazione per raccontare storie che toccano le corde più profonde dell’anima. Il progetto è nato grazie al supporto delle Officine di Teatro Sociale 2024/2025 della Regione Lazio e si è concluso nel mese di giugno con la presentazione di due prodotti artistici: “Cicatrici” e “Fuoriluoghi – memorie di libertà”. Entrambi i lavori sono stati creati dai detenuti in collaborazione con professionisti del settore.
“Cicatrici” è un cortometraggio d’animazione, realizzato con la tecnica dello stop motion, che trae ispirazione da una fiaba indiana su rabbia e riconciliazione. Questo lavoro ha permesso ai partecipanti di affrontare temi complessi come la colpa e la possibilità di trasformazione. Parallelamente, “Fuoriluoghi – memorie di libertà”, è una performance teatrale ibrida che combina narrazione e teatro di figura, restituendo una riflessione sulle assenze e presenze che abitano le memorie personali.
L’arte come strumento di trasformazione
La realizzazione del progetto “Anima Liber” ha coinvolto diversi professionisti, tra cui Carmine Luino e Francesca Rotolo, che hanno guidato i detenuti nella creazione delle opere. L’obiettivo era di fornire uno spazio di espressione creativa che potesse fungere da veicolo per la trasformazione personale. Attraverso il teatro e l’animazione, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare la propria emotività e le proprie esperienze di vita, mettendo in scena un processo di guarigione simbolico.
Mentre i detenuti costruivano gli oggetti scenici di “Fuoriluoghi”, come una barca o una fetta di torta, trasformavano materiali grezzi in simboli potenti, metafore di un viaggio interiore. La performance teatrale, accompagnata da voice over registrati, ha permesso a queste creazioni di prendere vita sulla scena, dando voce ai desideri nascosti e alle speranze di libertà. L’articolata colonna sonora ha arricchito il tutto, rendendo i ricordi più vividi e toccanti.
Un’esperienza corale di narrativa e memoria
“Anima Liber” ha coinvolto i detenuti in un’esperienza collaborativa che ha dato vita a una narrazione profondamente corale. Grazie all’influenza di opere letterarie e teatrali come quelle di Proust e Bukowski, il progetto ha permesso ai partecipanti di esplorare ricordi sopiti e di intrecciare il passato con un presente fatto di desideri in sospeso.
La guida esperta dei registi e la collaborazione artistica hanno creato un ambiente in cui le emozioni personali potevano essere espresse liberamente e trasformate in racconti condivisi. Attraverso questo percorso, non solo i ricordi del passato sono stati risvegliati, ma è stata anche gettata luce sul potere terapeutico dell’arte come mezzo per comprendere e trasformare la realtà quotidiana dei partecipanti.
Info utili
Data: 25 giugno
Luogo: Casa Circondariale di Cassino
Evento: Presentazione di “Cicatrici” e “Fuoriluoghi – memorie di libertà”
Destinatari: evento interno, riservato ai detenuti
Per maggiori dettagli, si consiglia di contattare MAST – Officina delle Arti.
(Fonte e immagine: Maya Amenduni – Ufficio Stampa MAST – Officina delle Arti)