La città eterna è stata protagonista di un significativo convegno sulla giustizia sportiva e la trasparenza, temi esplorati da esperti e figure istituzionali presso il Circolo Sottufficiali della Marina Militare. L’evento, parte di un tour nazionale, ha messo in luce le criticità del sistema e avanzato proposte di miglioramento. Vediamo i dettagli dell’incontro e le riflessioni emerse.
Una necessità di regolamentazione e indipendenza
Il convegno a Roma ha visto la partecipazione di figure illustri nel campo della giustizia sportiva, che hanno sottolineato l’importanza di una struttura più solida e indipendente. Tra loro, l’Avv. Jacopo Tognon e l’Avv. Barbara Agostinis hanno evidenziato la necessità di garantire la terzietà del Collegio di Garanzia del CONI e una chiara regolamentazione dei rapporti tra giustizia sportiva e giustizia ordinaria. L’incontro ha rappresentato un’occasione per affrontare le criticità che caratterizzano il sistema, spesso percepito come inefficace nel tutelare i diritti degli sportivi, specialmente in casi delicati.
In particolare, è emersa la proposta di una rivisitazione normativa e culturale per assicurare una reale tutela dei diritti, con focus su situazioni in cui le decisioni federali possono entrare in conflitto con le esigenze della base. Questo richiamo alla responsabilità viene visto come un passo indispensabile per ricostruire la fiducia nelle istituzioni competenti e nei loro rappresentanti.
Testimonianze e sfide per il futuro
Il convegno ha anche dato spazio a interventi e testimonianze che hanno offerto uno spaccato delle distorsioni esistenti nel sistema. Tra i partecipanti, voci forti come quelle dei candidati alla presidenza del CONI e di figure del mondo sportivo hanno contribuito al dibattito, illustrando situazioni in cui i princìpi fondamentali, come il giusto processo e la parità tra le parti, sono stati compromessi. Lorella Tempia, Gaetano Di Bella e altri testimoni hanno portato esempi concreti che esigono risposte pronte e decise.
Il focus sull’indipendenza delle nomine degli organi di giustizia è stato ribadito, così come la necessità di un sistema di controllo autonomo dalle Federazioni, per garantire imparzialità e trasparenza. Questo è stato accostato al richiamo ai valori etici dello sport, con un messaggio chiaro: è ora che le istituzioni sportive agiscano in linea con i principi che il mondo sportivo sostiene, dando vita a una riforma culturale e morale incisiva.
Il ruolo centrale dello sport e l’appello all’azione
I relatori del convegno hanno messo in rilievo l’importanza dello sport come strumento di costruzione sociale e veicolo di valori. Ricordando le parole di Papa Leone durante il Giubileo dello Sport, il ruolo dello sport è stato riconosciuto come elemento chiave per promuovere responsabilità collettiva e individuale. In un contesto dove l’individualismo prevale, lo sport può rappresentare una strada verso una maggiore coesione sociale e un ritorno ai valori umani fondamentali.
L’appello emerso dal convegno è chiaro e univoco: il sistema della giustizia sportiva ha bisogno di interventi pratici e immediati sia da parte delle istituzioni sportive che di quelle politiche. L’obiettivo è garantire un maggiore controllo e una reale trasparenza nel sistema, per ripristinare la fiducia del pubblico e dare un esempio positivo ai giovani. Le istituzioni sono chiamate a mettere in pratica le soluzioni discusse, dimostrando la concretezza delle loro promesse.
(Fonte: Ufficio Stampa Carola Assumma Comunicazione)