Mostre a Roma
I musei e le gallerie d’arte tendono ad allestire mostre a Roma sempre più importanti. Il Rinascimento espositivo della Capitale vede iniziative di sempre maggiore qualità proposte al pubblico. Ecco recensioni, segnalazioni e qualche consiglio!
#MariaBostrom #artecontemporanea #futuroprimordiale #EZrome
La mostra “PRIMORDIAL FUTURE” di Maria Boström offre un’esperienza artistica immersiva, unendo passato e futuro attraverso opere eclettiche e materiche. In scena alla Medina Art Gallery di Roma dal 20 al 23 ottobre e dal 7 al 25 novembre 2025, l’esposizione promette un viaggio sensoriale e intellettuale nel mondo della creatività contemporanea.
La mostra temporanea a Roma, The Eternal Duality di Keita Miyazaki, fonde storia e modernità nel Ninfeo di Villa Giulia. Attraverso le sue sculture, l’artista giapponese esplora la fragilità del presente e la rigenerazione, trasformando materiali di scarto in nuove forme cariche di tensione poetica. Un appuntamento imperdibile per riflettere sull’evoluzione dell’arte contemporanea. #KeitaMiyazaki #VillaGiulia #ArteContemporanea #EZrome
Malick Sidibé, Dolce Vita, anni Sessanta, #EZrome
Una mostra alla Black Liquid Art Gallery di Roma esplora la Dolce Vita africana attraverso gli scatti di Malick Sidibé. Le immagini catturano l’essenza di una Bamako in fermento negli anni Sessanta, rivelando affinità sorprendenti con la Roma dello stesso periodo. Un’esperienza immersiva evoca lo studio del fotografo, offrendo uno sguardo unico su un’epoca di cambiamento.
I nuovi invisibili invita alla riflessione sul disagio sociale e l’emancipazione. L’esposizione si tiene presso l’Officina Municipale di Roma, venerdì 24 ottobre, con ingresso gratuito. Marco Curatolo propone opere che esplorano l’animo umano e i suoi invisibili, offrendo stampe in omaggio ai visitatori. #Invisibili #MarcoCuratolo #ArteContemporanea #EZrome
#GiulioTurcato #artecontemporanea #monocromo #EZrome
La Fondazione Giuliani ospita una mostra su Giulio Turcato, esplorando il tema del monocromo come spazio di scoperta. La retrospettiva, a cura di Martina Caruso e Adrienne Drake, si terrà dall’11 ottobre 2025 fino al 31 gennaio 2026. Un viaggio nell’arte oltre lo spettro del colore.
#AlphonseMucha #MostraArte #Bellezza #EZrome
Dal prossimo ottobre, Palazzo Bonaparte a Roma ospiterà la mostra imperdibile dedicata ad Alphonse Mucha. In una spettacolare unione di arte rinascimentale e Art Nouveau, oltre 150 opere attenderanno i visitatori, accompagnate dalla “Venere” di Botticelli. Un omaggio alla bellezza femminile che promette un’esperienza artistica e sensoriale unica.
#FrancescoCampese #ArteMetafisica #RomaEventi #EZrome
La mostra “Geometrie dell’altrove” di Francesco Campese è ospitata presso lo showroom mirror. a Roma, offrendo un viaggio artistico tra architettura e forma. Con un’opera che interseca memoria e sogno, Campese invita a decifrare geometrie che evocano soglie di passaggio tra il terreno e il divino.
### Mostra di Maria Barosso alla Centrale Montemartini
Roma si appresta ad ospitare una straordinaria esposizione dedicata a Maria Barosso, un’artista e archeologa il cui lavoro ha avuto un impatto significativo sulla documentazione culturale e archeologica nella capitale italiana durante i primi decenni del XX secolo. La mostra è allestita presso i Musei Capitolini, Centrale Montemartini, e sarà accessibile al pubblico dal 17 ottobre 2025 fino al 22 febbraio 2026. Attraverso un’ampia selezione di opere, questa monografica esplora il contributo pionieristico di una figura poco conosciuta ma influente nel panorama artistico e archeologico italiano.
## La vita e le opere di Maria Barosso
Maria Barosso, nata nel 1879, ha lasciato un’impronta indelebile nel campo dell’archeologia e dell’arte grazie al suo talento e la sua determinazione. Durante i periodi di grandi trasformazioni urbanistiche a Roma, Barosso si distinse come unica disegnatrice donna impegnata nella documentazione degli scavi e dei cantieri attraverso dettagliati acquerelli. L’artista fuse abilmente accuratezza e interpretazione artistica, immortalando monumenti e scavi con una sensibilità unica che resta rilevante ancora oggi.
Il percorso espositivo dei Musei Capitolini si propone di svelare la vasta gamma delle opere di Barosso, evidenziando la sua collaborazione con la Soprintendenza di Roma e del Lazio, oltre al suo impegno nei numerosi progetti di restauro architettonico. I suoi acquerelli offrono uno sguardo affascinante sui cambiamenti architettonici di Roma, catturando lo spirito di un’epoca in cui la città stava riconfigurando il suo passato storico con il proprio futuro moderno.
## Dialoghi artistici e collaborazioni istituzionali
La mostra non si limita a presentare le opere di Barosso in isolamento. Al contrario, le sue creazioni saranno in dialogo con quelli di altri artisti suoi contemporanei, senza trascurare fotografie, documenti e manufatti storici che offriranno un contesto più ampio del quadro culturale dell’epoca. Ogni sezione dell’esposizione mira a intrecciare le vicende personali e professionali di Barosso con gli eventi storici di Roma, creando un ritratto tridimensionale del suo lavoro e della sua epoca.
Una delle sezioni più intriganti dell’esposizione comprende una serie di fogli che raffigurano affreschi e mosaici collocati in diverse chiese romane. Queste opere illustrano gli interventi di restauro che le chiese subirono nel corso del tempo, svelando al pubblico un ulteriore aspetto del vasto panorama artistico e culturale su cui Barosso lavorò. Il suo operato testimonia un viaggio attraverso la storia artistica di Roma, mettendo in luce un retaggio inatteso e ancor oggi vitale.
## Collaborazioni e promozioni
L’organizzazione della mostra è il frutto della sinergia tra numerose istituzioni culturali e accademiche. Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e prodotta in collaborazione con la Sapienza Università di Roma, la mostra è curata da un team di esperti composto da Angela Maria D’Amelio, Maurizio Ficari, Manuela Gianandrea, Ilaria Miarelli Mariani e Domenico Palombi. L’organizzazione è stata affidata a Zètema Progetto Cultura, un attore chiave nella promozione degli eventi culturali a Roma.
Le opere in mostra provengono da prestigiose collezioni, tra cui il Museo di Roma a Palazzo Braschi e vari depositi della Sovrintendenza Capitolina. A queste si aggiungono contributi da collezioni private e istituzioni come l’Archivio Storico del Museo Nazionale Romano presso Palazzo Altemps, il Parco Archeologico del Colosseo, il Vicariato di Roma e la Fondazione Camillo Caetani. Ciascun prestito contribuisce a comporre un quadro complesso e affascinante dei contributi di Barosso alla cultura romana e nazionale.
## Info utili
La mostra “Maria Barosso, artista e archeologa nella Roma in trasformazione” si terrà presso i Musei Capitolini, Centrale Montemartini, situati in Via Ostiense 106, Roma. Sarà aperta al pubblico dal 17 ottobre 2025 fino al 22 febbraio 2026. Gli orari di apertura sono dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 19.00. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 060608, disponibile tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00.
#### Estratto
#### #MostraMariaBarosso #Arteearcheologia #RomaStorica #EZrome
I Musei Capitolini, Centrale Montemartini ospiteranno la prima mostra monografica dedicata a Maria Barosso, esplorando il suo ruolo di archeologa e artista durante le trasformazioni del XX secolo a Roma. Dal 17 ottobre 2025 al 22 febbraio 2026, le opere della Barosso dialogheranno con lavori di contemporanei delineando un panorama culturale unico.
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La Galleria La Nuvola di Roma ospita fino al 28 ottobre 2025 la mostra Butterfly Effect di Paolo del Gallo. Le opere andranno oltre la pittura, unendo antichi oggetti d’arte, creando un microcosmo di natura e cultura. Un invito a riflettere sulla fragilità della vita e la bellezza effimera.
#Beauty #AustinYoung #natura #EZrome
“Beauty!” di Austin Young è una celebrazione della bellezza della natura e dei fiori, che l’artista usa come simboli per affrontare temi ecologici e sociali. Ospitata alla Mucciaccia Gallery Project di Roma, la mostra invoglia i visitatori a riflettere sulla bellezza come mezzo rivoluzionario in contrasto con il cinismo moderno.
