woody

“CHIAMATEMI WOODY” al Teatro Lo Spazio

woodyDal 9 al 14 gennaio, dal martedì al sabato ore 20.30 domenica ore 17.00 CHIAMATEMI WOODY:
“Ho sempre considerato la realtà un posto gramo dove vivere. Ma è anche l’unico posto dove ti puoi procurare del cibo cinese” (Woody Allen)
scritto e diretto da PIERPAOLO DE MEJO, con PIERPAOLO DE MEJO, VALERIO COSMAI e con la partecipazione di OLIVIA CORDSEN. arrangiamenti VALERIO COSMAI

Se Woody Allen si materializzassi davanti a voi per un’ora e un quarto, cosa accadrebbe? Che i dialoghi più esilaranti tratti dai suoi film, i suoi monologhi e le sue ciniche riflessioni sul Cinema e sulla vita prenderebbero forma, si accavallerebbero in un turbinio d’irresistibile comicità.

Lo spettacolo ripercorre la sua vita e la sua produzione artistica, offrendo un ritratto preciso e tagliente della società newyorkese dagli anni ’50 a oggi.
Ad accompagnare il racconto, brani d’oltreoceano eseguiti dal vivo e che hanno accompagnato intere generazioni (da Simon&Garfunkel ai Velvet Underground, i The Lovin’ Spoonful etc.). E non poteva mancare, ovviamente,… il jazz!

Biglietto intero 12 euro
Biglietto ridotto 9 euro
Tessera semestrale 3 euro

Lo Spazio, Via Locri, 42 Roma 0677076486 0677204149
info@teatrolospazio.it

About EZrome

Check Also

“A little gossip never killed nobody”: debutto teatrale che esplora desideri e trasgressioni

Teatro #Roma #Spettacolo #EZrome Dal 6 all'8 dicembre, "A Little Gossip Never Killed Nobody" debutta all'Altrove Teatro Studio di Roma. Lo spettacolo, scritto da Chiara Arrigoni e diretto da Francesca Caprioli, esplora desideri e trasgressioni di tre operaie in una fabbrica opprimente. Un racconto tra realtà e fiaba, dove il soprannaturale si intreccia con la quotidianità.

“La chiamavamo Terra Santa”: un viaggio nell’anima di Alda Merini

Teatro #AldaMerini #Cultura #EZrome Debutta a Roma "La chiamavamo Terra Santa", uno spettacolo che esplora l'anima di Alda Merini attraverso diari, musica e poesia. In scena al Teatro Porta Portese dal 6 all'8 dicembre, l'opera di Alessandro Fea e Stella Novari offre un viaggio tra follia, dolore e vitalità, celebrando la capacità di trasformare il dolore in poesia.

Lascia un commento