Il festival internazionale Fuori Programma, diretto da Valentina Marini, celebra la sua decima edizione con un calendario ricco e variegato che trasformerà alcuni dei luoghi più iconici di Roma in palcoscenici dedicati alla danza contemporanea. Intitolato “In-Canti”, il festival si svolgerà dal 2 al 9 luglio e ospiterà artisti di fama internazionale e emergenti provenienti da tutto il mondo.
Un ricco intreccio di danza, musica e cultura
L’edizione 2025 di Fuori Programma si apre con una selezione eterogenea di spettacoli che abbracciano stili e linguaggi diversi. Al centro dell’evento ci sono nomi di spicco come Marcos Morau/La Veronal, noto per la reinterpretazione visionaria della “danse macabre”, e il duo Guy Nader e Maria Campos che presentano una riflessione sul tempo e il movimento attraverso la pièce “Time Takes the Time Time Takes”. Inoltre, il festival accoglie innovativi ensemble di ricerca come il duo Sau-Ching Wong e Carles Castaño Oliveros con la loro performance in realtà virtuale “KRUID”, che trasporta gli spettatori in un mondo di forme astratte e architettura mutevole.
Il Teatro India, punto focale dell’evento, ospiterà anche talenti emergenti come Oona Doherty dall’Irlanda del Nord e la prestigiosa Scottish Dance Theatre, che esploreranno temi sociali e riflessioni sull’umanità. Con spettacoli che variano dalla danza interattiva all’arte audiovisiva, Fuori Programma 2025 promette di essere un momento di connessione culturale, dove arte e comunità si incontrano.
Spettacoli all’insegna dell’innovazione e della tradizione
Roberto Zappalà, figura centrale della danza europea, porta al festival una versione site-specific della sua opera “Brother to Brother – dall’Etna al Fuji”. L’esibizione, una celebrazione della dualità e dell’armonia tra elementi opposti, riecheggia con la musica tradizionale giapponese eseguita dal vivo dai Munedaiko. Questa interpretazione dei vulcani Etna e Fuji diventa una metafora per l’arte della danza, esplorando come il movimento possa essere un ponte tra culture diverse.
Un’altra proposta interessante è quella del gruppo nanou con “Redrum”, un’installazione coreografica che si ispira a “Shining” di Stephen King e Stanley Kubrick. Vincitrice del Premio UBU 2024, questa performance sfida le convenzioni teatrali e invita il pubblico a immergersi in un ambiente onirico e inquietante, dove si dissolvono i confini tra realtà e finzione. L’edizione di quest’anno continua a indagare il rapporto tra arte e tecnologia, proponendo nuove esperienze sensoriali e narrative.
Progetti speciali e impegno sociale
Oltre agli spettacoli, Fuori Programma 2025 offre iniziative speciali che riflettono sulla città e sull’inclusione sociale. “Veduta>Roma” di Michele Di Stefano e Lorenzo Bianchi Hoesch è una performance modulare che invita il pubblico a esplorare la città attraverso un paesaggio sonoro in cuffia, mentre “Picnic sul ciglio della strada”, curata da DOM- e Asinitas, chiude il festival con una performance che integra comunità e narrazioni personali.
Questa edizione risponde alle sfide sociali e culturali del presente con progetti che non solo coinvolgono la comunità locale, ma interrogano anche tematiche di inclusione e integrazione. La scelta dei luoghi per questi eventi sottolinea l’intento di usare l’arte come strumento di dialogo e trasformazione sociale, creando spazi di condivisione in contesti spesso trascurati.
Info utili
Fuori Programma si svolgerà dal 2 al 9 luglio in vari luoghi di Roma, tra cui il Teatro India e i Mercati di Traiano. Gli eventi includono spettacoli en plein air, installazioni coreografiche e performance site-specific.
Per informazioni sugli eventi si consiglia di prendere contatti al numero +39 329 550 8072 (dal lunedì al venerdì; dalle ore 11 alle ore 16)
(Fonte e immagine: Sofia Li Pira – GDG Press)