Roma si prepara ad accogliere una nuova, intensa esposizione di arte contemporanea, portando sui suoi palcoscenici l’avanguardia dell’espressione pittorica contemporanea. Presso la Basile Contemporary, famosa galleria d’arte nella storica Via di Parione, debutta il 1 luglio 2025 la nuova mostra personale di Caterina Giglio intitolata “Legami”. La mostra promette di coinvolgere il pubblico attraverso un dialogo profondo tra colori e sensazioni vissute, grazie a un meticoloso allestimento curato da Gianluca Marziani.
Un viaggio cromatico: l’incontro con l’opera
La mostra si articola su tre dimensioni cromatiche distintive: il colore fluo, il bianco e il nero. Queste opere non si limitano a essere mere rappresentazioni visive, ma si configurano come specchi psicanalitici del paesaggio interiore dell’artista. I colori giocano un ruolo fondamentale, non solo come strumenti artistici, ma come veri e propri veicoli che trasportano significati, emozioni e riflessioni. Grazie alla curatela di Gianluca Marziani, ogni cromaticità diviene un capitolo nel libro intimo di Caterina Giglio.
Le opere dalle tonalità fluorescenti si presentano come arcobaleni amniotici, evocando emozioni profonde e umane. Questi colori abbracciano la debolezza umana e la solitudine, le ferite emotive che sprigionano una danza cosmica tra coraggio e paure. Giglio, infatti, trasporta lo spettatore in un universo dove le tonalità calde e mediterranee narrano storie di legami eleganti, creando un percorso esperienziale che stimola non solo la vista, ma tutti i sensi.
Bianco e nero: la dualità dell’essere
Nella sezione dedicata al bianco, la mostra esplora la luce dell’aurora e la metamorfosi degli arcobaleni in un vuoto che si rivela saturato di elementi musicali e tonali. Il bianco non è semplice assenza di colore, ma rappresenta un timbro di accoglienza per trasformare dolore e amore in qualcosa di nuovo, simboleggiando un luogo catartico di pace interiore.
La sezione finale, dedicata al nero, porta il visitatore in un viaggio nell’infinito navigabile delle emozioni. Qui il nero non è solo la mancanza di colore, ma diviene un fondamento essenziale da cui emerge la meraviglia del bianco. Le tele nere di grande formato sono lo sfondo su cui la visione della città ideale dell’artista prende forma, in una composizione che ricorda i labirinti ottici di Escher, reinterpretati nel linguaggio luminoso di Piero della Francesca. Questo nero cosmologico è un richiamo all’essenza dell’universo, un telaio su cui nuove possibilità emergono, esplorando il cuore e la mente.
Legami: una riflessione sull’universo artistico
Il titolo della mostra, “Legami”, svela l’intento dell’artista di esplorare e rappresentare le connessioni invisibili e visibili che animano la nostra esistenza. Ogni opera diviene un nodo che unisce esperienze, sogni e identità, rendendo il percorso espositivo un labirinto emotivo in cui perdersi e ritrovarsi. L’abilità di Caterina Giglio sta nel trasformare la tela in un ecosistema vivente di legami, dove le sue figure femminili diventano custodi di un sapere ancestrale, voci silenziose di un dialogo ininterrotto tra l’interno e l’esterno.
La mostra promette di essere non solo un’esperienza visiva, ma una profonda immersione nell’universo sentimentale di Caterina Giglio, dove il tempo si sospende e lo spazio si dilata. Ogni tela è una costellazione, ogni colore una stella e ogni visitatore un viaggiatore in un cosmo raro e sacro.
Info utili
Titolo: Legami
Dove: Basile Contemporary – Galleria d’Arte Contemporanea, via di Parione 10, Roma
Opening: Martedì 1 luglio 2025 dalle ore 19:00 alle ore 22:00
A cura di: Gianluca Marziani
In collaborazione con: Rosa Basile
Contatti tel. Galleria: 06 97165279
(Fonte e immagine: CULTURALIA DI Norma Waltmann)