La Chiesa di Santa Maria Annunziata in Borgo ospita fino al 25 giugno 2025 una mostra d’arte di rilievo. Intitolata “Acqua, Luce, Spiritualità”, l’esposizione presenta le opere dell’artista Anna Romanello, che fondono tecniche tradizionali come calcografia e xilografia con la modernità della fotografia e della pittura digitale. A cura di Claudio Cremonesi e accompagnata da una riflessione di Michele Tarroni, la mostra interpella il visitatore su temi universali attraverso un percorso multisensoriale che valorizza il simbolismo dell’acqua nel contesto spirituale e artistico di Roma.
Anna Romanello: un’artista tra tradizione e innovazione
Anna Romanello, figura di spicco nel panorama dell’arte contemporanea, combina nelle sue opere tecniche tradizionali come la calcografia e la xilografia con innovazioni digitali, creando un linguaggio artistico unico nel suo genere. La mostra presso la Chiesa di Santa Maria Annunziata in Borgo rappresenta un’occasione per riflettere sulla capacità dell’arte di fondere antiche tradizioni con le nuove tecnologie. Romanello ha profonde radici nel mondo dell’arte sia italiana che internazionale, avendo collaborato e esposto in diverse città, tra cui Parigi, Milano e Londra. La sua ricerca artistica è orientata verso l’esplorazione dei simboli universali che accomunano diverse culture, un tema che emerge chiaramente nell’attuale esposizione romana.
La carriera di Romanello è costellata di successi e riconoscimenti ottenuti in tutto il mondo. Oltre all’Italia, la sua produzione artistica ha affascinato pubblico e critica in città come Parigi, Vancouver e Vienna. La sua partecipazione a manifestazioni di rilevanza internazionale, quali la Biennale di grafica di Ljubljana e il Festival d’Avignon, sottolinea la sua abilità di creare opere che superano i confini geografici per dialogare con una vasta gamma di spettatori. Questa ricchezza di esperienze si riflette nelle sue opere, dove ci si imbatte in una sintesi perfetta tra l’antico e il contemporaneo, il locale e il globale.
Il simbolismo dell’acqua e la spiritualità nell’arte
Le opere esposte nella mostra “Acqua, Luce, Spiritualità” utilizzano l’acqua come elemento centrale per esplorare temi di vita, purificazione e rinascita. Nell’introduzione critica fornita da Michele Tarroni, emerge l’importanza dell’acqua non solo come elemento fisico, ma anche come potente simbolo spirituale. Attraverso varie rappresentazioni astratte e sonore, l’acqua dialoga con la luce e le iconografie cristiane, invitando il pubblico a una riflessione profonda sull’eterno dualismo tra il visibile e l’invisibile. Questa interazione simbolica trova un palcoscenico ideale nel contesto del Giubileo 2025, un periodo dedicato al rinnovamento spirituale.
Le fontane, da sempre simbolo di vita e di continuità, sono rappresentate in maniera unica dall’artista. Le interpretazioni offerte da Romanello nel contesto della mostra non alterano solo il modo di percepire quest’elemento universale, ma rivelano anche una sinergia profonda con la tradizione cristiana. L’acqua viene vista come medium di purificazione e battesimo, evocando il desiderio di connessione con il divino. Le opere diventano quindi canali attraverso i quali i visitatori possono esplorare e sperimentare una rinascita spirituale individuale.
Un dialogo tra arte, fede e spettatore
La scelta di ospitare la mostra “Acqua, Luce, Spiritualità” nella storica Chiesa di Santa Maria Annunziata in Borgo non è affatto casuale. Questo edificio sacro, con la sua secolare eredità di storia e fede, offre un contesto perfetto per facilitare un dialogo tra l’arte contemporanea e le tradizioni religiose. Le opere di Romanello, attraverso il loro linguaggio visivo ed emotivo, sollecitano i visitatori a intrecciare un rapporto contemplativo con gli spazi del luogo, stimolando una riflessione sul significato della vita e sull’invisibile presenza del divino nel quotidiano.
Gli allestimenti, curati da Svjetlana Lipanovic, Arianna Angelini e Sara Zorzino, mirano a trasportare lo spettatore in un’esperienza non solo estetica ma anche spirituale. Le installazioni si sviluppano come un viaggio multisensoriale che attraversa diversi ambienti e suggestioni, incorniciato dalla documentazione fotografica di Marco Ravasini. Ogni elemento dell’esposizione è progettato per coinvolgere i sensi e la mente, trasformando l’incontro con le opere in un momento di meditazione e scoperta personale.
Info utili
La mostra si svolgerà fino al 25 giugno 2025 presso la Chiesa di Santa Maria Annunziata in Borgo, situata al Lungotevere Vaticano 1, a Roma. L’inaugurazione avrà luogo il 4 giugno 2025 alle ore 19:00. Gli orari di apertura sono dalle 09:00 alle 20:00. L’evento è curato da Claudio Cremonesi e accompagna con un saggio di Michele Tarroni.
(Fonte e immagine: Roberta Melasecca – Ufficio Stampa)