Il Museo dell’Arte Classica di Sapienza Università di Roma offre una nuova prospettiva sulla relazione tra corpo umano e spazio urbano con la mostra “Corpi e città. Paesaggi urbani performativi”. Questa esposizione, che si terrà dal 29 maggio al 30 giugno 2025, esplora diversi aspetti della cultura contemporanea attraverso l’interazione tra gli spazi urbani e chi li abita, guidando i visitatori in un viaggio tra progettazione del paesaggio, arti visuali, sociologia e fotografia.
La città come coreografia di comportamenti
La mostra si concentra su come l’architettura dei comportamenti definisca gli spazi urbani. I visitatori sono invitati a riflettere su come la città sia un campo relazionale di cui i corpi umani sono i protagonisti principali, una verità accentuata dall’esperienza pandemica che ha temporaneamente espulso gli esseri umani dallo spazio urbano. Durante questo periodo, è emerso chiaramente come la città stessa esista solo tramite la presenza e l’interazione dei corpi che vi si muovono, intrecciando coreografie spontanee o organizzate, ognuna con il proprio ritmo e linguaggio.
La mostra si configura come un progetto che prevede e dispone le condizioni per le interazioni sociali nei luoghi pubblici, definendo lo spazio attraverso le relazioni tra le strutture fisiche della città e le esperienze degli individui. Esplorare queste coreografie urbane è fondamentale per interpretare i rapporti di potere e le convenzioni sociali che regolano i movimenti e le interazioni nei nostri ambienti quotidiani.
Esperienze urbane e corpo collettivo
“Corpi e città” continua proponendo una riflessione sul tessuto della vita urbana contemporanea, rappresentato da cinque sezioni tematiche. “Abitudini” esamina le soglie tra personale e collettivo, domestico e pubblico, mettendo in risalto come le consuetudini formano l’abitare. Anche le evasioni urbane, descritte nella sezione “Evasioni”, mostrano come possa esistere libertà e trasgressione nello spazio pubblico, attraverso pratiche che rompono le convenzioni per creare nuove narrazioni e percezioni dell’ambiente urbano.
Nella sezione “Fisiologie”, il tema si sposta sull’impatto delle condizioni ambientali – come temperatura e ventilazione – sui corpi, enfatizzando il diritto al comfort in città. Queste condizioni influenzano non solo la fruizione dello spazio pubblico ma pongono anche questioni di giustizia sociale, evidenziando un’iscritta ineguaglianza nell’accesso ai luoghi urbani più confortevoli.
Rituali urbani e convivenze in evoluzione
Le sezioni finali della mostra “Incontri” e “Rituali” aprono il dialogo sulla convivenza e sulla celebrazione di pratiche collettive all’interno dei paesaggi urbani. La categoria degli “Incontri” include una riflessione su quali corpi abitano lo spazio urbano, considerando sia la prospettiva di genere sia la presenza di corpi non umani che necessitano di essere riconosciuti come parte del tessuto urbano.
“Rituali” esplora le pratiche collettive, dalle celebrazioni festose alle manifestazioni di protesta. Questi rituali sono momenti in cui i corpi si uniscono, esprimendo idee e identità collettive, dimostrando potenziali nuovi modi di vivere e interagire nello spazio urbano. Questo rende le manifestazioni una dimostrazione fisica di nuove architetture comportamentali che sfidano e rinnovano l’interazione umana con la città.
Info utili
La mostra “Corpi e città. Paesaggi urbani performativi” sarà aperta al pubblico dal 29 maggio al 30 giugno 2025 presso il Museo dell’Arte Classica, all’interno della Sapienza Università di Roma. I visitatori avranno accesso a un ampio spettro di materiali espositivi, tra cui disegni, libri, video, fotografie e testi, ognuno contribuisce a delineare le molteplici dimensioni della vita urbana contemporanea.
(Fonte e immagine: CULTURALIA di Norma Waltimann – Agenzia di comunicazione e ufficio stampa)