La storia di “La Carolina”, in scena per la prima volta a Roma presso il Teatro Ivelise, è un viaggio intenso e commovente nella vita di una donna segnata dal tempo e dalla sofferenza. Carolina vive in un mondo fatto di ricordi, un presente opprimente e la solitudine che la circonda. La sua quotidianità è scandita dalla cura della casa e dalla preoccupazione per un nipote tossicodipendente, un fardello che la consuma giorno dopo giorno. Attraverso i dialoghi con la sorella defunta e l’amore per la musica, Carolina ripercorre gli anni della sua giovinezza, un’epoca in cui tutto sembrava possibile e la vita era un caleidoscopio di emozioni e speranze.
La colonna sonora dello spettacolo, ricca di brani degli anni ’80, diventa un ponte tra passato e presente, un modo per Carolina di riconnettersi con se stessa e con le proprie emozioni. La musica funge da filo conduttore, aiutando la protagonista a ritrovare una parte di sé che credeva perduta, e offrendo al pubblico un’esperienza sensoriale che arricchisce la narrazione.
Omaggio alla letteratura italiana
“La Carolina” è un omaggio alla grande letteratura italiana, in particolare all’opera di Aldo Palazzeschi. I personaggi, i luoghi e le atmosfere del romanzo toscano si intrecciano con una storia vera, creando un affresco vivido e toccante della società toscana. Lo spettacolo, recitato in dialetto fiorentino, rende ancora più autentica l’esperienza teatrale, trasportando il pubblico in un’epoca e in un luogo che sembrano lontani, ma che risuonano di una verità universale.
La scelta del dialetto non è casuale, ma rappresenta un ulteriore strumento per avvicinare lo spettatore alla realtà dei personaggi, rendendo la narrazione più diretta e immediata. Questo aspetto, unito alla profondità della trama e alla forza dei dialoghi, contribuisce a creare un’opera che è al contempo radicata nel territorio e capace di parlare a un pubblico internazionale.
La visione artistica di Massimo Stinco
Dietro la regia di “La Carolina” c’è Massimo Stinco, un artista poliedrico e affezionato del Teatro Ivelise. Stinco è un regista, autore, attore e insegnante fiorentino, che ha iniziato la sua carriera teatrale nel 1978. Con una lunga esperienza alle spalle, ha insegnato e diplomato numerosi allievi, alcuni dei quali oggi sono attori professionisti. Dal 1991 si dedica alla regia e alla scrittura, creando e dirigendo oltre un centinaio di spettacoli in Italia e all’estero.
Il suo teatro, noto come “omoteatro”, affronta tematiche gay e storie “scomode” e vere. I suoi spettacoli sono spesso drammatici e forti, con scene di nudo, ma mai gratuiti o volgari. Stinco lavora principalmente con attori uomini e giovani, mettendo in scena il “non detto” e le difficoltà dei giovani. Ha rappresentato i suoi spettacoli in varie città italiane e all’estero, collaborando con attori di fama e partecipando a festival internazionali. In “La Carolina”, Stinco ha cercato di raccontare una storia che parlasse al cuore degli spettatori, una storia di rinascita e di speranza.
Info utili
“La Carolina” andrà in scena al Teatro Ivelise di Roma sabato 25 gennaio alle ore 21. Questo spettacolo fa parte del cartellone della stagione 2024-2025 del teatro, una stagione che promette di offrire al pubblico romano una serie di eventi culturali di alta qualità. Il Teatro Ivelise, con la sua storia e il suo fascino, rappresenta la cornice ideale per un’opera che esplora le profondità dell’animo umano e la capacità di rinascere dalle proprie ceneri.
Per assistere allo spettacolo, è consigliabile acquistare i biglietti in anticipo, data la probabile alta affluenza di pubblico. Il prezzo dei biglietti e ulteriori informazioni sugli orari di apertura del teatro possono essere ottenuti direttamente presso il Teatro Ivelise.
(Fonte e immagine: Alessandra Ventimiglia)