Il Teatro Quirino di Roma ospiterà una serie di spettacoli teatrali di Saverio La Ruina, con la prima rappresentazione “Polvere” in programma per il 4 febbraio. Questo spettacolo si concentra sulla violenza di coppia, esplorando le dinamiche di potere che spesso precedono atti estremi come il femminicidio. La Ruina, insieme a Cecilia Foti, porta in scena una drammaturgia che si sofferma su quelle parole e gesti che, sebbene immateriali, riescono a logorare profondamente la dignità e la forza di una donna. Attraverso una narrazione delicata e toccante, “Polvere” si propone di sollevare il velo su quelle micro-aggressioni quotidiane che, come una polvere sottile, si accumulano e avvolgono la vittima in un silenzioso abbraccio di oppressione.
Saverio La Ruina, noto per il suo impegno nel trattare temi sociali di grande rilevanza, utilizza il teatro come mezzo per stimolare una riflessione profonda sui rapporti di potere all’interno delle relazioni di coppia. La sua opera si distingue per la capacità di dare voce a storie spesso taciute, esplorando le sfumature di una violenza che non è solo fisica, ma anche psicologica ed emotiva. “Polvere” si inserisce in questo contesto come un potente monito contro l’indifferenza e l’accettazione passiva di dinamiche relazionali tossiche.
Dissonorata: la condizione femminile nel tempo
Il secondo appuntamento con la trilogia di Saverio La Ruina al Teatro Quirino è previsto per il 6 febbraio con “Dissonorata”. Questo spettacolo offre uno spaccato della condizione femminile attraverso la storia di una donna calabrese, simbolo di un passato che ancora oggi riecheggia nella vita di molte donne. La narrazione si sviluppa attraverso un racconto corale, dove le voci di madri, nonne e zie si intrecciano per dipingere un quadro vivido e drammatico di un’epoca in cui il lutto e la sottomissione erano parte integrante della vita quotidiana.
“Dissonorata” non è solo un viaggio nel tempo, ma anche una riflessione sulla persistenza di certe dinamiche oppressive. La Ruina riesce a trasformare la tragedia in un racconto grottesco e surreale, talvolta perfino comico, mantenendo sempre una sottile ironia amara. Questo spettacolo si propone di far riflettere il pubblico sulla condizione della donna, non solo nel contesto storico calabrese, ma anche nel più ampio “villaggio globale”, dove le ingiustizie di genere continuano a manifestarsi sotto diverse forme.
La Borto: il dramma dell’aborto e oltre
Concludendo la trilogia, “La Borto” sarà in scena il 15 aprile, sempre al Teatro Quirino. Questo spettacolo affronta il tema dell’aborto, ma va oltre, esplorando l’intero universo femminile in una società patriarcale. La protagonista, Vittoria, racconta il suo calvario in un sud Italia arretrato e opprimente, dove le regole sociali imposte dagli uomini non lasciano spazio a vie di fuga. La Ruina, con il suo stile inconfondibile, utilizza toni ironici e realistici per dipingere un quadro di una società che ancora fatica a cambiare.
“La Borto” non manca di momenti di sarcasmo e ironia, come quando gli uomini misurano il corpo femminile con un metro al posto degli occhi, o quando il paese si trasforma in una chiesa a cielo aperto per scongiurare le gravidanze. Tuttavia, la narrazione si fa più seria e commovente quando si affronta la decimazione del “coro” delle donne, e si chiude con il racconto del calvario della nipote della protagonista, lasciando il pubblico con una profonda amarezza e una riflessione sulla realtà odierna.
Info utili
La trilogia di Saverio La Ruina sarà ospitata al Teatro Quirino di Roma, con le seguenti date: “Polvere” il 4 febbraio, “Dissonorata” il 6 febbraio e “La Borto” il 15 aprile, tutte con inizio alle ore 21:00. I biglietti possono essere acquistati presso il botteghino del teatro o attraverso i consueti canali di vendita. Per ulteriori informazioni, si consiglia di contattare direttamente il Teatro Quirino.
(Fonte e immagine: Maya Amenduni – Agenzia di Comunicazione)