lettre a la prison

“Migrazioni, memoria, utopia”: omaggio a Marc Scialom

lettre a la prisonMIGRAZIONI, MEMORIA, UTOPIA
OMAGGIO A MARC SCIALOM
promosso da Artdigiland Ltd
a cura di Silvia Tarquini
14 – 21 settembre 2018, Roma – Trieste

In occasione dell'uscita del volume di racconti “Pourquoi? Conte avec mort inopinée de son auteur”, edizioni Artdigiland promuove, alla presenza dell'autore, Migrazioni, Memoria, Utopia. Omaggio a Marc Scialom, manifestazione di cinema, letteratura e coscienza civile realizzata in collaborazione con AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, festival I Milleocchi, Institut Français saint Louis, libreria Stendhal, Apollo 11 e cineclub Detour. Dal 14 al 21 settembre, una serie di appuntamenti permetterà al pubblico romano – con una puntata a Trieste per I Milleocchi – di incontrare Marc Scialom e di conoscere il suo cinema e la sua produzione letteraria. Scrittore, cineasta, traduttore francese della Divina Commedia di Dante, residente oggi ad Avignone, Scialom è autore di due lungometraggi: Lettre à la prison (1969) e Nuit sur la mer (2012) che trattano, in maniera soggettiva e poetica, i temi dell'identità culturale dei migranti, delle derive del post colonialismo e del razzismo sotterraneo o esplicito, toccando l'aspetto della vulnerabilità della donna in tali contesti. Il 20 settembre all'Apollo 11, nell'ambito dell'incontro con l'autore, sarà presentato il libro Impasse du cinéma. Esilio, memoria, utopia, curato da Mila Lazic e Silvia Tarquini, che ricostruisce la complessa vicenda biografica e artistisca di questo prezioso autore ancora troppo poco conosciuto.

Date, luoghi, orari

– 14 settembre ore 19.00, libreria Stendhal (piazza San Luigi dei Francesi 23, Roma) in collaborazione con Institut Français saint Louis, presentazione del libro di racconti di Marc Scialom Pourquoi ? Conte avec mort inopinée de son auteur(Artdigiland 2018). Saranno disponibili anche gli altri lavori letterari di Marc Scialom: Les autres étoiles (Artdigiland 2015) e Invention du réel (Artdigiland 2016)
– 15 settembre ore 19.00, libreria Stendhal (piazza San Luigi dei Francesi 23, Roma) in collaborazione con Institut Français saint Louis, proiezioni: Lettre à la prison (1969, 70', in francese con sottotitoli), La parole perdue (1969, 8', in francese), Exils (1966, 16', in francese)
– 17 settembre ore 11.00, festival Milleocchi (Trieste, Ridotto Miela), presentazione di Pourqoui? Conte avec mort inopinée de son auteur (Artdigiland 2018). Modera Sergio M. Germani
– 20 settembre ore 21.00, Apollo 11 (via Nino Bixio 80/A, Roma), incontro con Marc Scialom e Silvia Tarquini e proiezione di Lettre à la prison (1969, 70', in francese con sottotitoli). Durante l'incontro sarà presentato il libro Marc Scialom. Impasse du cinéma, a cura di Mila Lazic e Silvia Tarquini (Artdigiland 2012)
– 21 settembre ore 21.00, cineclub Detour (via Urbana 107, Roma), incontro con Marc Scialom e proiezione di Nuit sur la mer (2012, 95', in francese con sottotitoli).

 

Biografia Marc Scialom

Marc Scialom nasce a Tunisi da famiglia ebrea di origini italiane. L'italiano è la sua “lingua madre”, non perché lo parlassero i suoi genitori, che avevano già acquisito quel misto di italiano francese e arabo che si parlava nel porto di Tunisi, ma perché lo parlava la sua “Nonnina”, la bisnonna con cui Marc bambino passava la maggior parte del suo tempo. Un italiano perfetto, un italiano con il quale la Nonnina gli recitava a memoria passi della Divina Commedia di Dante. Dopo le persecuzioni naziste nel '43 in Tunisia, le ripercussioni sugli Italiani, meccanicamente associati al fascismo nel periodo dell'“epurazione”, e la strage di Biserta (1961) – denunciata nel cortometraggio La parole perdue (1969) –, Scialom si trasferisce in Francia. La sua vita si intreccia, “mancandola”, con la storia del cinema: Lettre à la prison, realizzato senza un produttore e quasi “clandestinamente”, non è sostenuto dai suoi amici cineasti perché “poco politico”. Si tratta di un'opera poetica sulla perdita di identità culturale e personale di un esule arabo in Francia ‒ l'amico Tahar Aïbi ‒, che in realta' mette il dito nelle piaghe di colonialismo e razzismo. È girato sull'asse migratorio Tunisi-Marsiglia-Parigi. Deluso, Scialom chiude il film in un cassetto. Torna alle sue origini, allo studio della lingua e della letteratura italiane. Traduce la Divina Commedia (Le Livre de Poche, 1996).

Ritrovato nel 2008, restaurato grazie all'impegno del collettivo di cineasti indipendenti Film Flamme di Marsiglia, Lettre à la prison viene presentato al Festival Internationale du Ducumentaire della stessa città, che lo premia con la Mention Spécial du Groupement National des Cinémas de Recherche. La perduta passione per il cinema si ripresenta in tutta la sua forza e Marc realizza, a 78 anni e dopo quaranta, il suo secondo film, Nuit sur la mer, che viene presentato nel 2012 al festival i Milleocchi di Trieste dove ottiene il premio annuale del festival, il premio Anno Uno.

Citazione

«Ho incontrato Marc Scialom ai Milleocchi di Trieste nel 2011, quando il direttore Sergio G. Germani portò per la prima volta in Italia Lettre à prison. Era un momento politico cupo per il nostro paese. Il film e la storia di questo autore erano folgoranti. Sentire parlare di Dante come poeta esule e incorruttibile restituiva un senso al mio essere italiana. Il progetto editoriale Artdigiland stava nascendo e nulla mi è sembrato più importante che tentare di ricostruire ‒ in un libro, curato insieme a Mila Lazic ‒ la storia di Marc, una storia con aspetti storico-politici, letterari, cinematografici, linguistici. Non si poteva comporre un ritratto di Marc Scialom se non con l'aiuto di un gruppo di esperti di diverse discipline, e in più lingue. Con me e Mila Lazic, oltre a vari testimoni come Chloé Scialom, Jean-François Neplaz, Giuseppe Spina, hanno accettato di contribuire a questo lavoro Marco Bertozzi, Alessandro Capata, Saad Chakali, Dario Marchiori, Roberto Silvestri, Federico Rossin e ne è nato Marc Scialom. Impasse du cinéma. Dopo questa prima avventura editoriale, Artdigiland ha cominciato a pubblicare le opere letterarie di Marc, il romanzo Les autres etoiles (2015), il libro di racconti Invention du réel (2016) e, quest'anno, i racconti Pourquoi ? Conte avec mort inopinée de son auteur. Questo omaggio avviene in occasione dell'uscita di quest'ultimo lavoro, e vuole essere un inno alla creazione artistica e alla lotta ad ogni razzismo e discriminazione».
Silvia Tarquini

 

 

 

 

 

Fonte: Ufficio Stampa Elisabetta Castiglioni

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