SOCIALE/SALUTE. PERCORSI DI FINE VITA Umanizzare il morire nelle strutture sanitarie

SOCIALE/. PERCORSI DI FINE VITA: Umanizzare il morire nelle strutture sanitarie.

Corso di formazione regionale per le associazioni di volontariato.
21 novembre 2016 dalle 8.30 alle 17.30
Complesso Monumentale del Santo Spirito – Salone del Commendatore
Borgo Santo Spirito‚ 3 a Roma

Promosso da ASL Roma 1‚ Avo regionale e Cesv Lazio

Alle associazioni di volontariato del Lazio è rivolto il corso regionale “Percorsi di fine vita. Umanizzare il morire nelle strutture sanitarie”, dedicato all’accompagnamento in quel particolare, delicato momento che è la fase terminale della vita. Una fase in cui entrano in gioco significati, dimensioni, aspetti diversi, di carattere emotivo, etico, giuridico, di relazione, che il volontario è chiamato ad affrontare, con la consapevolezza di quanto sia complesso accompagnare una persona verso il momento in cui la sua vita avrà fine. E la convinzione che accompagnare e assistere vuol dire condividere quel dolore.

L’obiettivo del corso è garantire, quindi, ai volontari la conoscenza dei vari aspetti in gioco e di sostenerli nella a fase di accompagnamento al fine vita, che passa dal “guarire” al “prendersi cura” del malato. Un tema difficile da affrontare, che l’aumento dell’aspettativa di vita della popolazione e la crescita delle malattie croniche e degenerative nel nostro Paese rendono, tuttavia, attuale.

Numerosi gli aspetti che si discuteranno: dal modello dell’hospice alle cure palliative; dagli aspetti giuridici e le sfide etiche a quelli più religiosi e legati all’interiorità. E ancora, gli aspetti multiculturali, le competenze emotive, il rapporto con i familiari.

Umanizzare le cure e l’assistenza sanitaria, accogliere e rispettare i diritti di coloro che si rivolgono ad una struttura di cura, diffondere una che metta al centro la persona e tutte le sue caratteristiche, prima che il malato sono, infatti, obiettivi che diventano possibili solo quando l’istituzione sanitaria collabora con il volontariato, portatore, nel rapporto con il paziente, di una capacità relazionale, di sostegno e aiuto che lo rende parte indispensabile del processo di umanizzazione delle cure.

Il Cesv e la Asl Roma 1 non sono nuovi nell’affrontare il tema dell’umanizzazione delle cure e dell’accompagnamento al fine vita. Dopo il corso e la pubblicazione “Salute e spiritualità nelle strutture sanitarie”, – linee guida in cui ogni comunità religiosa ha sintetizzato le proprie specificità nell’approccio alla malattia e alla morte – all’interno del progetto sull’Accoglienza delle differenze culturali e religiose nelle strutture sanitarie, “Percorsi di Fine Vita” è una nuova tappa di una collaborazione ormai consolidata che mette al centro della presa in carico in ospedale la persona ed il mondo di cui è portatrice.

Tra gli interventi Angelo Tanese, Commissario Straordinario ASL Roma 1; Paola Capoleva, Presidente Cesv Lazio; Carla Messano, Presidente Avo regionale; Alessandro Bazzoni, Dirigente sanitario ASL Roma 1; Arnaldo Pangrazzi, Docente presso il Camillianum, Istituto internazionale di Teologia pastorale sanitaria; Antonella Capati, Avvocato rotale presso il Tribunale ecclesiastico del Vicariato di Roma; Maria Angela Falà, Presidente Tavolo Interreligioso di Roma. Previsti interventi di infermieri‚ assistenti sociali‚ rappresentanti di associazioni impegnate nelle strutture sanitarie. Dal corso nascerà una pubblicazione curata dal Cesv.

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