A Roma la mobilitazione nazionale contro la riforma del codice della strada

Domenica 17 novembre 2024, Roma diventerà il centro di una significativa mobilitazione in occasione della Giornata Mondiale in memoria delle Vittime sulla Strada. L’evento principale sarà un presidio nella capitale, accompagnato da flash mob in varie città italiane nei giorni successivi. L’obiettivo è manifestare contro la riforma del codice della strada, fortemente voluta dal Ministro dei Trasporti Salvini. Questa riforma, definita da molti come il “codice della strage”, è accusata di allentare le regole per veicoli a motore, riducendo la sicurezza per pedoni e ciclisti e limitando la mobilità sostenibile. Inoltre, la Legge di bilancio 2025 prevede un taglio di 154 milioni di euro destinati alla sicurezza stradale e alla mobilità sostenibile, aggravando ulteriormente la situazione.

La protesta è organizzata dalle associazioni dei familiari delle vittime della strada, insieme a gruppi ambientalisti e sindacali, che da mesi criticano la riforma. Il voto finale al Senato è previsto proprio in concomitanza con la Giornata Mondiale in memoria delle Vittime sulla Strada, una coincidenza che ha suscitato indignazione tra i sostenitori della sicurezza stradale. Nonostante le audizioni parlamentari e le richieste di emendamento presentate dalle associazioni, nessuna delle proposte è stata accolta, accentuando il divario tra le promesse del governo e le reali azioni intraprese.

Critiche alla riforma: un passo indietro per la sicurezza

Il nuovo impianto normativo è stato duramente criticato per il suo approccio che sembra favorire i veicoli a motore, responsabili della maggior parte degli incidenti stradali secondo i dati Istat. La riforma, infatti, limita l’uso degli autovelox e vieta i controlli automatici per la guida distratta, due misure fondamentali per prevenire incidenti. Inoltre, introduce una sola multa per più infrazioni, incentivando di fatto la violazione delle regole stradali. Questo approccio è visto come un pericolo per la sicurezza pubblica, soprattutto per le categorie più vulnerabili come pedoni, ciclisti, bambini e anziani.

Le critiche si estendono anche alla riduzione degli spazi sicuri nelle città, come aree pedonali e piste ciclabili, e alla limitazione dell’autonomia dei comuni, che saranno vincolati a decreti ministeriali. Queste misure sono considerate un ostacolo alla prevenzione degli incidenti e alla promozione della mobilità sostenibile, riportando l’Italia indietro di decenni in termini di sicurezza stradale. Con oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno, l’Italia rischia di allontanarsi ulteriormente dagli standard europei, dove il tasso di mortalità è in costante diminuzione grazie a riforme più efficaci.

Tagli ai fondi e nuove fasi di mobilitazione

Oltre alle norme contestate, la riforma è accompagnata da significativi tagli alla spesa per la sicurezza stradale previsti dalla Legge di bilancio 2025. Questi includono una riduzione di 4,6 milioni di euro per interventi di sicurezza e educazione stradale, l’azzeramento degli investimenti per la ciclabilità e la definalizzazione del capitolo “mobilità sostenibile e sicurezza stradale” del Fondo per lo sviluppo infrastrutturale del Paese. Non è previsto alcun stanziamento per il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale 2030, un progetto del valore di 1,4 miliardi di euro.

In risposta a queste decisioni, la piattaforma “Stop al #codicedellastrage” continua la sua campagna di mobilitazione. Dopo aver organizzato video-appelli, manifestazioni e campagne di sensibilizzazione, lancia una nuova fase di proteste. Il presidio a Roma sarà seguito da flash mob in numerose città italiane, tra cui Genova, Torino, Milano, Napoli e Bari. La mobilitazione non si fermerà con il voto al Senato, ma continuerà in vista della discussione dei decreti delegati per la riscrittura del codice della strada. Il messaggio è chiaro: la sicurezza stradale richiede un approccio diverso, che metta al centro la tutela della vita umana.

Info utili

Il presidio principale si terrà a Roma domenica 17 novembre alle ore 10.30 in via San Nicola de’ Cesarini, nei pressi di Largo Argentina. L’evento è aperto a cittadini, associazioni, sindacati e forze politiche. I flash mob si svolgeranno in diverse città italiane nei giorni successivi, con un calendario in continua evoluzione. Per partecipare e ottenere ulteriori informazioni, si consiglia di contattare le associazioni organizzatrici.

(Fonte: Ufficio stampa FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta)

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