La normalità è vasta e include anche la dimensione della Salute Mentale

Roma e Rieti insieme per trasformare tutti in “Portatori Sani di Normalità”

Presentato oggi – nell'ambito delle tre giornate per riflettere e confrontarsi su mentale e inclusione organizzate a Rieti dal Dipartimento di Tutela e Promozione della Salute Mentale della ASL Rieti e dal Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 1, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale – il progetto “Portatori Sani di Diversità”, sovvenzionato da Lazio Innova Regione Lazio.

Si chiama Portatori Sani Di Diversità e l'intento è quello di valorizzare – attraverso il ricorso a nuove tecnologie – il patrimonio di due luoghi significativi per la Regione Lazio: gli ex Ospedali psichiatrici Santa Maria delle Pietà (ASL Roma 1) e San Francesco d'Assisi (ASL Rieti). Il progetto prevede infatti il completamento del percorso espositivo del Museo Laboratorio della Mente della ASL Roma 1, con la realizzazione di un'area dedicata a mostre, rassegne, scientifico – culturali, e di implementando l'area espositiva del Museo della Salute Mentale della ASL Rieti.

Molte le voci – e non solo agli addetti ai lavori – su temi importanti come la salute e la malattia mentale, le dipendenze, l'inclusione e le nuove tecnologie.

Ad aprire il tavolo il Commissario Straordinario della ASL di Rieti Mauro Maccari, che ha ribadito l'utilizzo delle strutture manicomiali come luoghi di isolamento delle persone devianti dalla normalità, anche solo a livello sociale o culturale “Come per tutte le malattie organiche – ha proseguito – anche per la malattia mentale deve essere garantito il rispetto del paziente”.

Larga la presenza dei giovani, ai quali si è rivolto direttamente il Commissario Straordinario della ASL Roma 1 Giuseppe Quintavalle per un messaggio fondamentale “non bisogna avere paura ma accostarsi ai servizi quando si avverte il disagio o un bisogno. Le ricorrenze – come la giornata della salute mentale – servono proprio a questo a fare un passo in avanti per superare delle problematiche e a lavorare su nuove prospettive, ridefinire modelli e, perché no, imparare nuovi linguaggi senza pregiudizi. Anche tik tok può essere un ottimo strumento di comunicazione, se riesce a farci raggiungere i nostri ragazzi”.

A descrivere il progetto, insieme al Direttore del Dipartimento Salute Mentale di Rieti Simone De Persis, il Direttore del Museo Laboratorio della Mente ASL Roma 1 Pompeo Martelli che – dopo aver descritto le fasi ideative – ha sottolineato “la normalità è vasta e include anche la dimensione della malattia mentale, la follia, che non è un accadimento concettuale ma operativo e oscillante. Siamo tutti normali e possiamo trasformarci in portatori sani di diversità, trasmettendo la memoria e leggendo la nostra identità nel riflesso dell'alterità”.

Fonte: UFFICIO STAMPA ASL Roma 1

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