CHIARASTELLA1

Natale all’Auditorium: i suoni dell’antica tradizione popolare

CHIARASTELLA1Un appuntamento speciale e molto atteso, quello del 5 e 6 gennaio al Parco della Musica di Roma per assistere allo spettacolo “ChiaraStella” del maestro Ambrogio Sparagna che ha sempre fatto registrare una grande partecipazione di pubblico, per vivere l'autentico spirito del Natale con i canti e musiche dell'antica tradizione popolare. Ci aspetta una grande occasione per ascoltare la musica semplice del popolo che nasceva spontanea dal cuore e dalle difficoltà della vita quotidiana, una musica in genere non scritta ma di tradizione orale le cui origini si perdono nella notte dei tempi.
Ambrogio Sparagna è un grande esperto e studioso di etnomusicologia, suona in modo eccelso e con maestria l'organetto e la fisarmonica, fonda a Roma nel 1976 la prima scuola italiana di musica contadina ed è da sempre un grande interprete di musica popolare che a sue parole è la vera espressione di valori e sentimenti universali e di bel canto. Non a caso è stato spesso affiancato da cantanti di pregio artistico del calibro di Dalla, Branduardi, Cristicchi, Servillo e De Gregori.
“ChiaraStella” è nato da un progetto di Ambrogio Sparagna e realizzato dalla Fondazione Musica per Roma, che ci propone i più famosi canti natalizi della tradizione italiana i cui testi sono elaborati dall'Orchestra popolare italiana attraverso l'esecuzione di musicisti eccezionali per ricondurci alle suggestioni di quando furono nate.

NATALE ALLAUDITORIUM 1Novene, canti di questua, canti religiosi e rituali, brani strumentali e giovani voci provengono dalle varie regioni italiane: Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna e sono una componente principale della nostra popolare.
Questa ricchezza di tradizioni e musicalità è sostenuta dagli accompagnamenti dell'orchestra che si avvale di giovani artisti, specialisti di tutti gli strumenti popolari che esaltano la naturalezza e i suoni primordiali degli antichi canti. L'orchestra accompagna anche il Coro popolare diretto da Annarita Colaianni, selezionato all'interno delle attività dell'Auditorium, arricchito il 6 gennaio dal Coro dei giovani che seguono i laboratori del maestro Sparagna nelle varie regioni italiane.
Voci di gruppo o solisti, virtuosi musicisti presenteranno il caratteristico repertorio attraverso i più arcaici strumenti, dalle zampogne del Molise e della Sicilia, alla melodia delle cornamuse tipiche dell'Italia del Nord, alle affascinanti launeddas sarde, strumenti a fiato, formate da 3 lunghe corde tenute insieme da spago incerato e simbolo della civiltà pastorale sarda.
C'è poi la ghironda, sensazionale e antichissimo strumento che meglio sintetizza la musica delle valli e il sogno di chi partiva per guadagnarsi da vivere girando una manovella. Il corpo della ghironda sembra una nave che ti porta via; è uno strumento a corda sfregata, dove le corde di diversa tonalità sono fatte vibrare dallo sfregamento di una ruota azionata per mezzo di una manovella. La torototela è invece una specie di rudimentale violino a tromba ed insieme al contrabbasso, l'organetto, la chitarra e la chitarra battente, i tamburelli e le percussioni, regalano una esibizione davvero originale e coinvolgente.

Saranno ospiti del 5 gennaio giovani suonatori di arpicelle lucane,( un'antica arpa popolare tipica della Val d'Agri) provenienti da Potenza; mentre il 6 gennaio parteciperanno alla festa un coro di voci bianche composto da bambini del 48° circolo didattico del quartiere Barra di Napoli.
E allora tanta allegria per festeggiare i primi giorni dell'anno, perché la musica popolare è sempre viva e trasmette prima di tutto un grande messaggio d'amore e di solidarietà.

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