“Cambiamo copione! le industrie culturali contro la violenza di genere” a Palazzo Merulana

Il 23 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le , Palazzo Merulana di Roma ospiterà la seconda edizione dell’evento “Cambiamo copione! Le industrie culturali contro la violenza di genere”, organizzato da WIFTMI – Women in Film, Television & Media Italia. L’iniziativa, che si svolgerà dalle 9 alle 17, si propone di affrontare e contrastare la normalizzazione della violenza di genere attraverso una serie di incontri e attività che coinvolgeranno il pubblico presente. Questo evento si inserisce nel quadro delle celebrazioni globali volte a sensibilizzare e promuovere azioni concrete per l’eliminazione della violenza contro le donne.

La giornata sarà caratterizzata da un programma ricco e variegato, che mira a coinvolgere attivamente i partecipanti in un dialogo aperto e costruttivo. Gli organizzatori puntano a stimolare una riflessione profonda sulle rappresentazioni mediali di genere, proponendo un cambiamento di narrazione sia sullo schermo che nella vita reale. L’obiettivo è quello di creare nuove storie che riflettano una società più equa e inclusiva, in cui le donne e gli uomini possano essere rappresentati in modo autentico e rispettoso.

Kesiodi: simbolo di cambiamento e alleanza

Un elemento centrale dell’evento sarà l’illustrazione di Kesiodi, creata dall’artista Barbara Oizmud. Questa opera rappresenta una riscrittura della figura mitologica di Medusa, trasformata in un simbolo di integrità, azione e alleanza tra generi. Kesiodi è accompagnata da due figure maschili, simbolizzando l’importanza della collaborazione tra uomini e donne nel processo di cambiamento sociale. L’immagine di Kesiodi intende ispirare un impegno condiviso per l’equità di genere, sottolineando che il coinvolgimento degli uomini è essenziale per un vero progresso.

Il simbolismo di Kesiodi è ulteriormente arricchito dalla presenza del filo rosso, tenuto in mano dai personaggi, che rappresenta la tessitura di una nuova narrazione. Questa metafora sottolinea l’importanza di costruire una trama solida e articolata, capace di affrontare e risolvere il problema della violenza di genere alla radice. L’opera invita a riflettere sul momento giusto per agire, rappresentato dal concetto di Kairos, e a riconoscere che il cambiamento è possibile solo attraverso un’azione concertata e determinata.

Un programma ricco di attività e collaborazioni

Durante l’evento, i partecipanti avranno l’opportunità di assistere a due panel con esperti e ospiti illustri, che discuteranno di azioni e alleanze necessarie per promuovere un cambiamento significativo. Le discussioni saranno precedute da letture sceniche di Liliana Fiorelli, Nicole Rossi e Antonia Fotaras, che offriranno spunti di riflessione attraverso la narrazione teatrale. Inoltre, il pubblico potrà partecipare a un laboratorio di arteterapia, assistere alla creazione di un’opera d’arte dal vivo e vedere una selezione di cortometraggi dedicati al tema della violenza di genere.

L’evento è reso possibile grazie al supporto di numerose organizzazioni e istituzioni, tra cui Palazzo Merulana, CoopCulture, Fondazione Elena e Claudio Cerasi, e molti altri. La collaborazione con enti culturali e associazioni come Visionarie, Differenza Donna, e Maschile Plurale, tra gli altri, sottolinea l’importanza di unire le forze per affrontare un problema complesso e diffuso come la violenza di genere. Il patrocinio di istituzioni prestigiose, come l’Accademia del Cinema Italiano e il Comune di Roma, conferisce ulteriore rilevanza all’iniziativa.

Info utili

L’evento “Cambiamo copione! Le industrie culturali contro la violenza di genere” si terrà sabato 23 novembre presso Palazzo Merulana, in via Merulana 121, Roma. L’ingresso è previsto dalle ore 9 alle 17. Per ulteriori dettagli su partecipazione e programma, è possibile contattare gli organizzatori direttamente presso Palazzo Merulana.

L’iniziativa rappresenta un’importante occasione per riflettere e agire concretamente contro la violenza di genere, attraverso un approccio inclusivo e collaborativo. La partecipazione a questo evento è un’opportunità per contribuire al cambiamento e per sostenere una causa di fondamentale importanza sociale.

(Fonte e immagine: Simona Cappuccio Ufficio Stampa)

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