Christian De Sica apre i riflettori a Cinecittà

Dall'11 marzo al 13 aprile Christian De Sica debutta al teatro Brancaccio con lo spettacolo Cinecittà scritto e diretto da lui stesso, il racconto di una vita passata nel cinema con la stessa passione dell'illustre padre.
Chi dice cinema pensa a Hollywood e Cinecittà, gli studios che hanno fatto la storia della cinematografia mondiale. Il grande maestro Federico Fellini per esprimere l'emozione e il fascino che provava girando nello studio 5 di Cinecittà usava queste parole: Cinecittà vuota è il posto ideale, l'emozione assoluta, il brivido che si prova davanti al teatro vuoto, ad uno spazio da riempire, ad un mondo da creare. Lo spettacolo sarà un discorso artistico, un ritorno al passato, rivissuto con tanta nostalgia ed orgoglio attraverso il teatro, ambientato nello storico studio 5 di Cinecittà fra sketch, canzoni famose da Baciami piccina a Ma ndo vai.

Quaranta anni di storia del cinema nella capitale fino a quando il cinema italiano fu in grado di stupire ed affermarsi all'estero con produzioni di film immortali che hanno saputo lasciare un'impronta indelebile per la loro grandezza artistica e culturale.
De Sica è entusiasta di tornare a fare teatro e farci conoscere Cinecittà.

Accanto all'attore sul palco, ci sarà una compagnia e un'orchestra dal vivo; la regia è di Gianfranco Solari, le coreografie di Franco Miseria e le musiche di Marco Tiso. Nella conferenza stampa di presentazione De Sica parla di una produzione imponente che ha già ricevuto consensi da tutte le parti con bravi attori con grande senso dell'umorismo e un corpo di ballo straordinario, che hanno dimostrato di possedere un notevole bagaglio d'amore, simpatia e genialità. Christian De Sica ripercorre l'epopea cinematografica italiana attraverso le sue vicende personali sul palcoscenico del Brancaccio come se fosse dietro le quinte degli studi, quando sin da bambino ha respirato l'aria dei camerini e della macchina da presa e ha visto nascere Kolossal strepitosi. I suoi ricordi e tutta una serie di aneddoti di vita vissuta ci aprono le porte di Cinecittà, il magico mondo della finzione e del sogno con gli attori, le comparse, le prove, i doppiaggi, i costumi.

Non c'è protagonista migliore per presentare uno spettacolo di questo tipo.
Così si definisce: sono un saltimbanco,mi sento un attore, uno showman, un commediante. Uno che canta, recita, balla. Quando si fa questo mestiere, si dovrebbe saper fare tutto. Cinecittà ci ha resi famosi nel mondo, come la moda e la pizza. De Sica ha avuto la fortuna di conoscerla da vicino e la racconta dai tempi dei telefoni bianchi, ai film americani, a quelli di Pupi Avati, ai cinepanettoni. Cinecittà fa parte del nostro patrimonio di bellezza nazionale, viene omaggiata attraverso storie, fatti, episodi, memorie, monologhi, improvvisazioni, gag, ma anche tante indimenticabili musiche, parole e canzoni reinventate dal talento multiforme e brillante di un attore tanto amato dal pubblico, vera icona nel panorama del cinema, dello spettacolo e del varietà di casa nostra. Lo show è dedicato agli amati genitori, ma vuole essere anche una dimostrazione che la magia di Cinecittà è intatta e lo sarà a lungo.