Un giorno sì un altro no

Un giorno sì un altro no

Un giorno sì un altro noSeguitissima giornalista e blogger di viaggio, Isa Grassano con Un giorno sì un altro no (Giraldi Editore) realizza il brillante reportage emotivo di una generazione, – quella dei quasi quarantenni -, sempre in bilico tra l'oggi e il domani, la precarietà lavorativa e quella affettiva.

Com'è nel suo stile, ironico e pungente, l'autrice fa ‹‹inciampare›› la protagonista Arabella, che per lavoro scrive necrologi per un quotidiano, in Ludo, che tanto le ricorda il bel Terence del cartone animato Candy. La loro sarà una passione coinvolgente ma altalenante, fatta di silenzi e sparizioni inspiegabili, che sveleranno un vissuto personale sorprendentemente simile.              
Sullo sfondo di una Roma che non smette mai di stupire, Isa Grassano dà vita a una storia movimentata e appassionante, ricca di colpi di scena, e riallacciando i fili del destino e del caso, suggerisce: ‹‹quando non sai dove stai andando, ricorda da dove vieni››.

Isa GrassanoIsa Grassano, ci presenta Arabella, la vulcanica protagonista di Un giorno sì un altro no?     
IG: «Le previsioni al momento sono: sesso non pervenuto, amore questo sconosciuto, forma fisica con tendenza al disfacimento e come se non bastasse l'anno prossimo supererò la fatidica soglia degli anta, con gli inevitabili bilanci: 40 candeline sulla torta… un falò da spegnere». Ecco Arabella attraverso la sua stessa descrizione, ma anche una donna sognatrice, un po' imbranata nei movimenti (riesce a versarsi addosso persino il decanter del vino), capace di non portare rancore, che crede molto nell'amicizia tra (Sara, l'altra protagonista ne è un esempio), non legge gli oroscopi ma finisce per affidarsi alle loro previsioni nel momento in cui, ad un vernissage di una mostra incontra Ludo.

Arabella letteralmente ‹‹inciampa›› nel bel Ludo. Che tipo di relazione intrecciano tra loro?    
IG: È subito scintille e attrazione. Nonostante i 40anni, si sente una quindicenne e disegna cuoricini sul suo diario. O dice: «Non è razionale. Il mio cuore ride, balla il twist, scoppietta». I due vivranno tra le pagine un incastro perfetto di corpi e di teste, di quelli che non si dimenticano facilmente. Ma Ludo se da un lato è capace di regalarle momenti di passione, dall'altro si chiude a riccio, con destabilizzanti silenzi e assenze. Credo che sia una relazione comune non solo tra i giovani, ma anche tra le persone che sono vicine o hanno superato gli anta, perché in fondo nell'indeterminazione e nell'imprevedibile che un nuovo amore porta con sé, ciascuno vive una nuova adolescenza, uno stato d'animo di felicità che riempie le giornate. La scrittrice Anais Nin diceva che “L'età non ti protegge dall'amore, ma l'amore, in qualche misura, ti protegge dall'età” e io la penso come lei. Altrettanto comuni sono gli uomini soprattutto, ma non mancano anche le donne, che poi applicano il fenomeno del Ghosting, ovvero il diventare fantasma e sparire “in certi giorni”.

Gran parte del romanzo è ambientata a Roma. Che sfondo offre alla narrazione e qual è invece il suo rapporto con la capitale?       
IG: Roma è amore al contrario e non potevo non ambientare la maggior parte del romanzo nella città eterna. Una città magica e piena di contraddizioni, impossibile da dimenticare, «talmente bella da sembrare sempre “nuova”», di cui svelo curiosità, descrizioni, storie. Facendo emergere in questo il mio essere giornalista che scrive di turismo e di viaggi e permettendo al lettore di scoprire cose che forse non sa. Così, ad esempio, racconto la leggenda dell'asse di coppe vicino alla Fontana di Trevi, un grosso vaso posto sul lato destro della fontana. «Riporta alla mente l'omonima carta di gioco e si dice che fu l'architetto Salvi a farla collocare in quel punto, affinché un barbiere, che lo disturbava con le sue continue critiche, non potesse più vedere l'andamento dei lavori». Adoro Roma, ci ho abitato qualche mese da studente, ci sono tornata qualche settimana per un lavoro. E' una città che mi rigenera e mi ricarica, nonostante il caos. Appena posso fuggo qualche giorno e mi concedo lunghe passeggiate a piedi in centro storico. Poi ci sono tanti negozi per uno shopping sfizioso.

Dietro pennellate di leggerezza, a poco a poco la storia svela le cicatrici di un passato difficile. Com'è riuscita a conciliare elementi così diversi?        
IG: È stato abbastanza semplice, perché è un po' il mio modo di essere… Sono una persona che ama la leggerezza, ma sono capace di ascoltare, di entrare in empatia con gli altri e di vivere le cose più profonde, talvolta anche tristi, senza mai perdere il sorriso. Prima che scrittrice resto una giornalista e ho voluto evidenziare questo aspetto, far venire fuori l'anima di chi scrive di attualità in maniera inusuale. Quindi non solo l'amore che è fondamentale nella vita di ogni persona, ma anche quegli elementi che spesso purtroppo accompagnano le nostre esistenze, come il lavoro precario, la morte, la distanza, il rapporto conflittuale con i genitori. E pure il disagio psicologico, soffermandosi sulla tematica dei disturbi dell'umore di cui soffrono migliaia di persone. Tutto però senza appesantire la lettura.

Così come il titolo, il suo romanzo mette in scena il gioco degli opposti: il ‹‹perora›› e il ‹‹persempre››, il caso e il destino. In fondo la verità ci sfugge sempre?            
IG: Ci sfugge sempre perché è la vita a metterci di fronte alle stesse domande e alle risposte incerte. Ci illudiamo che ci basti il perora, ma in fondo aspiriamo al persempre. Crediamo al caso, ma talvolta vorremmo cambiare il destino, specie quando ci separa da persone che sono stati importanti. Abbiamo i giorni sì, ma immancabili sulla bilancia ci sono quelli no. Forse per vivere bene, dovremmo smettere di cercare la verità ad ogni costo, di aspettarci sempre qualcosa e lasciarci solo trasportare dalle emozioni.

Un giorno sì un altro no
di Isa Grassano
Giraldi Editore

Isa Grassano è lucana, vive a Bologna e ama follemente Roma. Giornalista professionista freelance, collabora con le principali testate nazionali, tra cui I Viaggi e il Venerdì di Repubblica, Intimità, Marco Polo, Lei Style, Touring, Donna Moderna. È cofondatrice del network Giornalismo Costruttivo, cura il blog amichesiparte.com ed è tutor al Master in Giornalismo di Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Per Newton Compton ha pubblicato 101 Cose Divertenti Insolite e Curiose da fare Gratis in Italia almeno una volta nella vita, In Viaggio con le Amiche, Forse Non Tutti Sanno che in Italia, Colazioni da Tiffany. È inoltre autrice di racconti per antologie letterarie, tra cui Lettere alla Madre e Lettere al Padre (Morellini).

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