casina_civette
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Una passeggiata tra stile e magia: Villa Torlonia

casina_civetteNel
cuore del quartiere Nomentano,
sul lato destro della nota arteria che porta lo stesso nome, via
Nomentana, sorge un altro polmone verde delle capitale, più
piccolo e più intimo della meglio nota Villa Borghese, ma
altrettanto affascinante e da scoprire: Villa Torlonia.

La
villa, nata come tenuta agricola proprietà della famiglia
Pamphilij, è passata in possesso di un'altrettanto potente
famiglia romana, quella dei Torlonia,
che l'acquistarono per eguagliare le grandi famiglie di principi
romani in sfarzo e ricchezza.

All'interno
delle mura di cinta che ne delineano il perimetro, vi sono ben 13
costruzioni, di cui due, sono diventati veri e propri musei: il
Casino Nobile
e la Casina delle Civette.

Il
Casino Nobile, costruito insieme alle Scuderie, è il nucleo
vero e proprio della villa, costruito dall'architetto Valadier, in
classico esempio di stile neoclassico; all'interno sale da pranzo,
saloni da ballo e di specchi, insieme a bassorilievi di gesso del
Canova
e sculture di Thorvaldsen.

villa_torloniaL'edificio,
dopo un periodo di disuso che coinvolse l'intera tenuta, divenne
negli anni che precedettero la guerra, residenza ufficiale della
famiglia Mussolini, tant'è che le catacombe ebraiche
sottostanti, furono trasformate da Mussolini e dal conte Torlonia, in
rifugi contro i bombardamenti.

L'altro
museo, senz'altro più piccolo, è però
sensazionalmente più raccolto e particolare nel suo genere:
nato come Capanna Svizzera nel 1840, ad imitazione di un rifugio
alpino, inizia ad essere trasformata in Villaggio Mediavele nel 1908,
con le caratteristiche torri, loggette, portici e decorato di
maioliche e vetrate. E' infatti proprio da una vetrata di Duilio
Cambellotti, raffigurante due civette ed dei tralci d'edera, che
Casina delle Civette prende il nome.

Sarà
per la sua aria magica, o per il suo esasperato stile liberty, fatto
è che ormai la pittoresca Casina delle Civette, è più
di ogni altra costruzione all'interno della villa, motivo
d'interesse e d'attrazione.

Costruzioni
di rilievo sono inoltre, le Scuderie, accanto al palazzo principale
in cui ora sorge un centro per anziani, il Casino dei Principi, in
stile neocinquecentesco, e collegato al casino principale tramite un
corridoio sotterraneo, i Falsi Ruderi, in stile ionico, che sorgono a
sinistra dell'ingresso principale, il Tempio di Saturno, non ancora
restaurato, la Tribuna con fontana, il Villino Rosso in cui ora vi è
una biblioteca, e il e la serra moresca, in fase di restauro.

Sul
lato destro della villa, e per questo facilmente accessibile la sera
dal portone che si apre su via Spallanzani, la
Limonaia
, ex Aranciera, oggi
elegante e suggestivo ristorante, che in estate grazie ai tavoli
disposti nelle due verande, sia quella interna che quella esterna,
alimenta ancora di più l'atmosfera magica e romantica che
gli è propria.

Con
i suoi numerosi edifici che mirano a rappresentare diversi periodi e
aspetti del mondo, Villa Torlonia è il luogo ideale per un
picnic, per una corsetta all'aria aperta (all'interno vi è
un percorso campestre ben segnato e molto frequentato), per far
scorrazzare i bimbi, o anche solo per godersi una
passeggiata in pieno relax
: è
si non lontana dal centro della città ma al tempo stesso si
mantiene isolata da tutti quei rumori e dallo stress della metropoli.

Da
non dimenticare il grosso valore del parco
sia in termini stilistici che in termini botanici, che con i suoi
tratti liberi e morbidi,
conferisce al paesaggio un'immagine romantica e misteriosa,
rintracciabile nella tipologia del parco "all'inglese":
esso progettato secondo il gusto dell'epoca, è pieno di
ruderi e di vegetazione esotica, di incursioni dall'antichità
e dall'oriente, e mescola uno stile sobrio e curato ad uno
sproporzionato fasto principesco.

Il
parco annovera molte specie di
alberi e piante
: dal Pino
domestico alla Palma californiana, dalla Palma nana al Pino
americano, dall'Oleandro al Cedro, dal Fico alla Quercia verde.

E'
stato così che dopo un intervento di restauro a cura del
Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali Sovraintendenza
ai Beni Culturali, dopo anni finalmente Villa Torlonia, rimasta
chiusa dal 1945 al 1978, è ritornata a donare la sua storia e
i suoi mille angoli che le conferiscono un fascino indiscusso, ai
cittadini e ai turisti, che troveranno in essa un angolo di paradiso.

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