Tante, tantissime chiese a Roma, ma anche basiliche, e santuari ... ma non solo. La sinagoga è imperdibile, c'è poi la moschea e tutti i luoghi di culto Roma, di religioni più o meno diffuse. Roma è anche la capitale religiosa della nostra nazione!
Il giro delle sette chiese è una tradizione popolare e religiosa che risale a quando i pellegrini venivano a Roma in occasione della Pasqua e dovevano visitare le sette basiliche maggiori di Roma.
L'occasione del Giubileo di Papa Francesco è un'ottima "scusa" per seguire ancora questa antica tradizione, sia con l'intento devoto della preghiera che con quello entusiasta del turismo!
La storia racconta che San Filippo Neri nel 1540 avviò questa forma di devozione cristiana nel giorno del Venerdì Santo e fu seguito poi da suoi discepoli e fedeli, fino a quando nel 1560 divenne una espressione di ringraziamento a Dio per tutti i pellegrini che giungevano a Roma. Il Santo scelse per il pellegrinaggio le sette basiliche più antiche ed importanti della città, ovvero: San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Pietro in Vaticano, San Paolo fuori le mura, Santa Croce in Gerusalemme, San Lorenzo fuori le mura e San Sebastiano fuori le mura. Guardando la cartina si nota che la distanza tra le sette basiliche non è per nulla indifferente, tanto più se si considera che andava percorsa in un solo giorno e, naturalmente, a piedi: si tratta infatti di quasi 20 chilometri. In effetti tutto il giro veniva completato nell'arco di due giornate, in cui una lunga processione fatta di rappresentanti del clero seguiti dagli uomini e poi dalle donne si spostava per le vie della città seguendo la croce portata dai frati Cappuccini.
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Passando su via Nazionale, partendo da piazza della Repubblica, poco prima di incontrare il Palazzo delle Esposizioni, si può notare sulla destra una chiesa collocata più in basso rispetto al livello stradale … e non di poco. Si deve scendere infatti per una scalinata larga e di molti gradini per raggiungerne l’entrata. Abbastanza buia e nascosta a causa di questa sua strana situazione, è comunque un luogo di piacevole ristoro nelle giornate estive afose e funestate da un sole accecante.
Questa chiesa è dedicata a San Vitale, o se si vuol essere più precisi a 3 Santi diversi: Vitale, Valeria e Ursicino martiri cristiani.
La storia, naturalmente tragica, è quella dei due coniugi, Vitale e Valeria, originari di Milano e genitori di Gervasio e Protasio, che divennero in seguito a loro volta martiri e della loro scelta di morire piuttosto che rinunciare ad essere cristiani, durante gli anni della fine dell’Impero romano.
Leggi tutto...La più grande d'Europa. Non è solo un luogo di preghiera, ma anche un centro culturale e di aggregazione, con la biblioteca islamica più grande dell'Occidente.
La sua costruzione ha richiesto oltre vent'anni, tra polemiche e pregiudizi, ma oggi accoglie ogni giorno i fedeli della religione islamica, la seconda in Italia.
Con la sua fusione tra lo stile architettonico-artistico occidentale e quello islamico, è un simbolo di integrazione e convivenza civile.
Dal luogo in cui sorge, parte una linea immaginaria che arriva fino a La Mecca, e che unisce la città sacra all'Islam con quella sacra ai Cristiani.
E’ una storia lunga e complessa quella della basilica di San Pietro, che dopo la caduta dell’Impero romano si è snodata per ben più di un millennio attraverso i principali avvenimenti storici dell’Occidente.
Da luogo di sepoltura dell’apostolo Pietro, padre della Cristianità, la chiesa più grande del mondo ha visto il suo destino legato al nome degli artisti più famosi di tutti i tempi, da Rossellino a Bramante, da Raffaello a Michelangelo.
Progetti, costruzioni, demolizioni e nuove ricostruzioni, hanno dato vita attraverso i secoli alla basilica che oggi conosciamo. Una storia cominciata nel IV secolo e conclusasi nel 1626 con la consacrazione.
"Figli di puttana, tirate! Gosmario, Alberello, tirate! Carvoncello, spingi da dietro con il palo". Queste parole sono la più accreditata traduzione letteraria di una parte delle espressioni murali, riportate in una lingua intermedia fra il latino e il volgare, presenti nella Basilica di San Clemente a Roma.
La Basilica, che si trova nel rione Monti tra i colli Celio ed Esquilino è dedicata a papa Clemente I, da cui il nome. Della vita del Santo non si sa molto, secondo il più antico elenco dei vescovi di Roma, fu il terzo successore a San Pietro (92-101 AD), fu inoltre l'autore di una famosa lettera ai Corinti, scritta intorno al 96 a nome della Chiesa di Roma per metter fine ai disordini avvenuti nella Chiesa di Corinto.
Leggi tutto...La basilica di San Giovanni in Laterano è per l’esattezza un’arcibasilica, ossia una basilica superiore, essendo quella più antica e di rango più elevato rispetto alle altre tre basiliche di Roma: San Pietro, San Paolo e Santa Maria Maggiore.
E’ una preziosa testimonianza artistica e architettonica, uno dei maggiori reliquiari del mondo cattolico, il luogo dove venne indetto il primo Giubileo, oltre che la basilica più antica d’Occidente.
La sua storia è strettamente legata a quella della città di Roma, che l’ha vista nascere, cadere più volte sotto i colpi della storia, e infine risorgere nelle fattezze di oggi.
La basilica di San Paolo fuori le mura è una delle quattro basiliche papali di Roma, e deve il suo nome al fatto di trovarsi al di fuori delle mura aureliane.
E’ dedicata all’apostolo Paolo, che dopo il martirio fu sepolto proprio dove ora sorge la basilica,e per i credenti ha pertanto un profondo valore simbolico e religioso.
Dopo quella di San Pietro, è la basilica più grande di Roma.
Emblema della mondanità fin dagli anni '50, via Veneto e la sua fama furono sancite definitivamente dal successo del film di Fellini "La dolce vita", in cui eleganti caffè e lussuosi alberghi facevano da cornice alle scene cinematografiche che resero immortali Mastroianni e la Ekberg. Proprio in questo scorcio di Roma, appartata dalla mondanità e dall'eleganza tuttora presenti, trova posto discretamente la chiesa dell'Immacolata o della Concezione, che si trovava già qui mentre impazzava la dolce vita. Lasciando piazza Barberini e salendo verso Porta Pinciana, percorrendo il lato destro di via Veneto, al numero 27, proprio davanti alla buca della metro, si trovano le ripide scalette che conducono all'ingresso di un luogo inaspettatamente sorprendente.
La chiesa di San Gioacchino in Prati, costruita a cavallo tra l'800 ed il '900, si trova precisamente in via Pompeo Magno, presso piazza dei Quiriti 17, nel quartiere Prati.
Ultimamente mi è capitato spesso di attendere a lungo che il lentissimo tabellone degli ambulatori dell'ospedale S. Giovanni si decidesse ad illuminare il mio numero, permettendomi di pagare finalmente il ticket e passare allo step successivo. Consapevole dei tempi della burocrazia romana, che a volte sembra esistere proprio per concedere ai cittadini frettolosi qualche ora per avanzare di qualche capitolo nel romanzo altrimenti abbandonato sul comodino per mesi, le prime volte mi son munita di libro o quotidiano, ma qualche giorno fa sovrappensiero ho dimenticato i miei fedeli intrattenitori a casa. Avendo a disposizione un po' di tempo da ingannare, mi sono avventurata tra i vicoli del Celio, già assolati di prima mattina.
‘Il più bel resto dell'antichità romana è senza dubbio il Pantheon. Questo tempio ha così poco sofferto, che ci appare come dovettero vederlo alla loro epoca i Romani'. ( Stendhal, Passeggiate romane ).
Nessun altro monumento della Roma antica ci è stato in effetti consegnato intatto dalla storia, ed è giunto a noi attraverso il mondo sacro e quello pagano, in una delle forme artistiche più sorprendenti e innovative di tutti i tempi.
La storia del Pantheon è scolpita nell’architrave, dove l’iscrizione M•AGRIPPA•L•F•COS•TERTIUM•FECIT, sta per ‘Marcus Agrippa Luci filius consul tertium fecit’, cioè ‘Marco Agrippa, figlio di Lucio, per la terza volta console, fece innalzare’.
Leggi tutto...Raro esempio di architettura neo-gotica a Roma e fulcro della vita della comunità anglicana, la chiesa di All Saints da oltre un secolo è un luogo di preghiera e allo stesso tempo di impegno sociale, attraverso attività di accoglienza e di raccolta fondi per aiuti umanitari in diversi paesi del mondo.
Con la sua presenza, discreta ma sempre attiva, è tramite per il dialogo con altre realtà religiose, in un’ottica di confronto e collaborazione. Una delle maggiori sfide dei nostri tempi.
Una delle basiliche maggiori di Roma, inserita nel percorso detto “Giro delle sette chiese”, è il luogo di culto delle reliquie cristiane per eccellenza. Proprio dalle reliquie della Croce infatti deriva il suo affascinante nome.
Raccolte in Terra Santa e portate qui da Sant’Elena, madre di Costantino, furono poste nella cappella dedicata alla Santa, ora nella parte semisotterranea della basilica, dove rimasero per 1610 anni insieme ad alcuni sacchi di terra presi dal monte Calvario che sembra sia parte ora della terra sotto il pavimento.
Emblema della città di Roma, la basilica di San Pietro è espressione della storia dell’arte e dell’architettura dei lunghi secoli che fecero da sfondo alla sua storia.
Da basilica paleocristiana del IV secolo, venne ultimata nel ‘600, arricchendosi via via delle opere dei più grandi artisti di tutti i tempi, che ne celebrarono così il ruolo di centro della Cristianità.
I 1300 anni impiegati per la sua costruzione, ci hanno consegnato il maestoso edificio così come oggi lo conosciamo: 23.000 metri quadrati di arte sublime che si innalza per oltre 130 metri fino alla cupola.
Descriverlo è come cercare di catturare un paesaggio sconfinato attraverso un unico sguardo, consapevoli di trovarsi in uno tra i mille possibili punti di osservazione.
Piazza San Silvestro è oggi luogo di intensi lavori, come anche di lunghe polemiche. La piazza è destinata a cambiare completamente e, ad esempio, non ci sono più i capolinea dei mezzi pubblici. Tuttavia, le chiese limitrofe non dovranno, chiaramente, mutare. E' questo il caso della Chiesa dei Santi Claudio e Andrea dei Borgognoni.
Secondo la tradizione, la cosiddetta “Scala Santa”, sarebbe quella scala utilizzata da Gesù per poter raggiungere l'aula dove poi lo avrebbe aspettato il governatore Ponzio Pilato per l'interrogatorio e questo, poco prima, della crocifissione.
Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli è la chiesa nazionale di Spagna a Roma e la sua edificazione risale a metà del Seicento.
La chiesa della Gran Madre di Dio si trova a Via Cassia 1, in corrispondenza di Ponte Milvio ed è stata voluta da Papa Pio XI , nel 1931, in ricordo delle celebrazioni indette per commemorare il XV centenario del Concilio di Efeso, dove si discusse della comprensione dell'unità di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo e, soprattutto, della verginità eterna di Maria (contro l'eresia di Nestorio).
Vicino alla Porta di San Sebastiano, nel rione Celio, si trova la Chiesa di San Cesareo de Appia, spesso chiamata San Cesareo in Palatio, che risale all'VIII secolo.
Le tracce di una struttura romana preesistente all'edificazione della chiesa si possono notare anche oggi nei sotterranei, dove sono riscontrabili i resti di un pavimento musivo.
Leggi tutto...Il complesso conventuale dei Trinitari (l'Ordine della Santissima Trinità) comprende anche la chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, edificata nel 1641 e situata nel rione Monti.
Il quartiere cosiddetto “africano” è una zona ricca di negozi e spesso è intasata dal traffico; durante le festività natalizie è difficile perfino camminare. Nel fulcro del quartiere c'è la chiesa di Santa Emerenziana, situata proprio nella piazza omonima.
Nel rione Campo Marzio si trova la Chiesa di San Rocco all'Augusteo, che è stata interessata da diverse ristrutturazioni e le cui origini risalgono al XVII secolo.
Atanasio di Alessandria, detto “il Grande”, fu un vescovo egiziano, nonché dottore della Chiesa. Inoltre, è da ricordare per essere stato uno dei nomi più celebri ed autorevoli della Scuola teologica di Alessandria, assieme a quelli di Origene e Clemente. A lui è dedicata proprio la chiesa di Sant'Atanasio a Via Tiburtina.
Il quartiere Prenestino-Labicano prende il nome da Via Prenestina e Via Labicana, che corrisponde oggi alla parte iniziale di Via Casilina. Proprio in questa zona si trova la chiesa di San Barnaba, che assume il titolo in omaggio alla chiesa di S. Barnaba di Brescia ed ai seguaci di Lodovico Pavoni, il fondatore della Congregazione dei Figli di Santa Maria Immacolata e proclamato beato da Papa Giovanni Paolo II nel 2002.
Monte Sacro è un quartiere abbastanza popolare che, nei giorni feriali, può diventare zona colma di traffico. A Piazza Sempione, fulcro di tale quartiere, vi è la chiesa dei Santi Angeli Custodi.
La Basilica di Santa Croce a Via Flaminia si trova in via Guido Reni, ossia zona di via Flaminia, la strada principale di tutta quell'area. L'edificazione di tale chiesa risale ai primi del Novecento, esattamente nel 1913.
La chiesa di Sant'Urbano alla Caffarella in via Appia Pignatelli, si è trovata per tanto tempo all'interno di una proprietà privata e, spesso, risultava essere inaccessibile ai visitatori. Un peccato, perché tale chiesa possiede, certamente, un valore ben definito, in quanto conserva un ciclo pittorico che risale al periodo dell'arte romana del IX secolo. Inoltre, la si può considerare pure un tempio, che è giunto fino a noi, proprio grazie alla sua trasformazione in una chiesa.
Un esempio di arte tardo-barocca o, meglio, rococò, è la Chiesa di Santa Maria Maddalena situata nei pressi del rione Colonna. Risale alla fine del Cinquecento e la sua storia è legata a quella di San Camillo de Lellis, il fondatore dei Chierici Regolari Ministri degli infermi, chiamati pure Camilliani.
In Italia esiste una sola chiesa dedicata al santo bretone Macuto e, precisamente, si trova nella Capitale nel rione Colonna e vicino al Collegio San Roberto Bellarmino della Compagnia di Gesù.
La Basilica di Sant'Agnese è, senza dubbio, una delle più caratteristiche e belle della Capitale, forse anche per il suo essere una chiesa piuttosto raccolta. Il fatto di essere piccola, ma comunque bella, è uno dei suoi punti di forza. Accanto alla Basilica c'è anche altro edificio religioso caratteristico e ideale anche per i matrimoni, ossia il Mausoleo di Santa Costanza.
A piazza Farnese si affacciano diversi edifici, quali Palazzo Farnese, Palazzo del Gallo di Roccagiovane, Palazzo Mandosi Mignanelli, il convento e la chiesa di Santa Brigida. È proprio di quest'ultima che vogliamo adesso un po' parlare.
La Basilica di Santa Maria in Domnica si trova a piazza della Navicella ed è la sede di una diaconia istituita, nel 678, da Papa Agatone.
Perché l'utilizzo del termine “Domnica”? Questa parola vuol dire “del Signore”, ma il tutto lo si può mettere comunque in relazione con una donna di Ciriaca, che sarebbe vissuta nelle vicinanze di questa chiesa e da qui, perciò, l'appellativo di “appartenente al Signore”. Tale Basilica è conosciuta pure come Santa Maria alla navicella. Perché, in questo caso, “navicella”?
La chiesa di Sant'Achille, la cui edificazione risale agli anni '70, si trova in via Giovanni Verga, zona Monte Sacro Alto. Tale chiesa è dedicata ad un martire della Tessaglia del 330, Sant'Achille appunto, che è pure santo patrono di Pio XI.
La chiesa di Santa Maria in Monterone, la cui edificazione risale al finire del Seicento, si trova nell'omonima via nell'ottavo Rione di Roma, Sant'Eustachio.
La chiesa di Santa Maria in Trivio, la cui origine risale al Seicento, si trova nel rione Trevi, precisamente in piazza dei Crociferi.
All'inizio, però, aveva altra denominazione, ovvero Santa Maria in Xenodochio o, più semplicemente, in synodo, questo a causa della vicinanza con l’ospizio per ammalati e pellegrini, fondato secondo la tradizione dal generale di Giustiniano, Belisario, che liberò l'Italia dai Goti nel 537. Il nome cambiò comunque nel XV secolo, divenendo appunto Santa Maria in Trivio.
Leggi tutto...Sono parecchie le chiese di Roma ad avere origini molto antiche. Una di queste è la Basilica di Santa Prassede, situata nel rione Monti, vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore.
Il Collegio Romano venne istituito da Ignazio di Loyola, il fondatore della Compagnia di Gesù (proclamato successivamente santo). Accanto al Collegio Romano c'è proprio la chiesa dedicata a tale santo, che fu anche cappella universitaria. La chiesa si affaccia proprio su Piazza Sant'Ignazio.
Il quartiere “africano” è zona commerciale piena di negozi e di persone che, specialmente il pomeriggio, affollano le strade. Eppure, proprio vicino a piazza Annibaliano, c'è un luogo di grande fascino e rilievo storico-religioso, il complesso di Sant'Agnese, che comprende le catacombe, la basilica e il mausoleo di Santa Costanza.
La Chiesa di San Giovanni in Oleo si trova in prossimità del Colle Celio, vicino a Porta Latina, una delle porte delle Mura Aureliane.
La cosiddetta Chiesa del Gesù, chiamata anche Chiesa del Santissimo Nome di Gesù, è l'edificio religioso per eccellenza della Compagnia di Gesù, l'ordine fondato da Ignazio di Loyola nel 1534.
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