Al Riverside, sabato 27 ottobre, il cantautore siracusano Carlo Barbagallo

RIVERSIDE FOOD SOUNDS GOOD
Viale Gottardo 12 (piazza Sempione)
A partire dalle 19.00
Ingresso gratuito
Direzione artistica Federico Pesce

Sabato 27 Ottobre CARLO BARBAGALLO
Carlo Barbagallo: chitarra, voce
Maurizio Busca: sax
Nicola Meloni: tastiere
Francesco Alloa: batteria

Direttamente dalla Sicilia arriva al Riverside, sabato 27 ottobre, il cantautore siracusano Carlo Barbagallo. Artista eclettico, con la sua musica ama spaziare in diversi universi sonori dal blues al rock, dal folk alla spichedelia, dal brit-pop al grunge. L’ attitudine lo-fi con cui Carlo Barbagallo interpreta i testi rende le sue performance intime e speciali. Nel concerto al Riverside non mancheranno i brani del suo ultimo lavoro “9” uscito a maggio 2017, un progetto che nasce dal lavoro di scrittura, arrangiamento e produzione dell’artista siciliano negli intervalli tra i tour dei suoi svariati progetti e la sua attività di produttore artistico negli ultimi tre anni. Ma questo non è un side project, è proprio il suo contrario, questo è il progetto centrale di Barbagallo, un lavoro a cui ha dato forma giorno per giorno e su cui ha potuto riversare la sua maturazione artistica in questi anni. A fianco a lui, che firma tutte le nove canzoni, cantando e suonando tutte le chitarre e qualche basso, troviamo circa una ventina di musicisti in un asse che va da Siracusa a Torino e da Parigi a Montreal, passando per Berlino. Le influenze presenti in questo lavoro rappresentano la vastità di vedute di Carlo Barballo e dei musicisti coinvolti , ci sono gli Stati Uniti come in un tentativo di unire West & East Coasts con suggestioni Southern, quella deviazione intima degli archi tipicamente Black Soul, i racconti della biografia di Miles Davis e il Fusion Funk… e c’è anche lo spettro di Layne da Seattle e c’è l’odore del Sin’è, la Chicago degli Him e perchè no i Tortoise… Smog da qualche parte….ma c’è anche l’Inghilterra dei Traffic, gli ultimi dischi dei Family di Chapman, Phisical Graffiti nelle strutture e il primo Peter Gabriel in alcune melodie, John Martyn, ci sono citati pure i Talking Heads, anche Battisti, c’è il sax dei Morphine, poi ci sono ambientazioni desert tarantiniane a fianco al Komeda di Rosemary’s Baby, c’è il musical e c’è Michael Jackson, c’è Eno e c’è O’Rourke, c’è Mokassyn e c’è il free jazz. Un concerto dunque dalle mille sfumature, ricco di contaminazioni e di sorprese!
Riverside

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