La_terra_dei_cachi

Elio e le Storie Tese, la sapiente irriverenza

La_terra_dei_cachi“Il vitello dai piedi di balsa”, “Uomini col borsello (Ragazza che limoni sola)”, “la terra dei cachi”, “El Pube”, “Fossi figo”, non sono proprio dei titoli di canzoni serie, eppure hanno avuto ottimo successo. Il rock demenziale italiano trova negli Elio e le Storie Tese i suoi più celebri rappresentanti. Sono sulla scena da tanti anni, precisamente dagli inizi degli anni ’80, e sono riusciti a vendere un numero considerevole di copie dei loro album e, cosa non da poco, i loro concerti sono sempre colmi di persone, tutti desiderosi di ascoltare i loro brani scanzonati, ma non banali. E’ questo il loro successo. Le canzoni sono certamente spiritose, dai toni allegri e spensierati, ma non sono volgari e, in particolare, hanno qualcosa da dire. I testi sono, senza dubbio, il loro punto di forza, ma non solo.

Il gruppo, infatti, è formato da ottimi musicisti, tutti preparati e dotati di eccellente tecnica. Lo stesso Elio, vero nome Stefano Belisari, ha a casa un bel diploma ottenuto al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano ed è bravo a suonare il flauto traverso e il basso. Davide Luca Civaschi, conosciuto da tutti come Cesareo, è un chitarrista non sprovveduto. Ha collaborato, infatti, con musicisti tipo Massimo Riva e Maurizio Solieri, chitarristi anche del Vasco nazionale. E Nicola Riccardo Fasani, in arte Faso? Lui è certamente altro bravo musicista e suona molto bene il basso elettrico e il suo stile risente di componenti anche “serie” come, ad esempio, il jazz e la fusion. Difficile dimenticare poi il polistrumentista, deceduto nel 1998, Paolo Panigada, detto Feiez, abile nel suonare le tastiere e il sassofono. Ottima la tecnica, infine, del batterista Christian Meyer, chiamato scherzosamente “Extracomunitario”, questo perché di origini svizzere.
Quindi, ci troviamo davanti a musicisti preparati, che riescono a ideare brani ironici, mordaci, ma mai banali o impersonali. Il loro stile musicale è di difficile classificazione. Il rock demenziale è, si può dire, un grande contenitore ma, al suo interno, ci sono gruppi parecchio diversi tra loro. Certamente occorre annoverare gli Skiantos, coloro che hanno inventato questo particolare genere, offendo spettacoli sempre divertenti e provocatori. Poi ci sono, ad esempio, i Prophilax, band che riesce a raccogliere anche consensi nella schiera dei patiti del metal. Elio e le Storie Tese, invece, propongono brani con stili molto differenti. Ci sono quelli tipicamente rock (“Il rock and roll”) e dance anni ’70 (“Discomusic”), e canzoni che sfuggono a qualsiasi tipo di classificazione (“La vendetta del fantasma Formaggino”).
Elio_e_le_Storie_TeseAltro punto di forza del gruppo milanese, è quello della resa live. I loro concerti sono pieni di trovate, momenti bizzarri e situazione dedicate al coinvolgimento del pubblico. Difficile dimenticare la solita apparizione sul palco di Mangoni, ossia l’architetto Luca Mangoni, che si mette a fare graziosi siparietti con Elio. Insomma, il divertimento è assicurato e ciò è sottolineato dal successo dei loro live e dal numero notevole di appassionati che si trovano in ogni regione d’Italia.
La loro nuova serie di concerti si intitola “Enlarge your penis tour” ed il nome, è il caso proprio di dirlo, è già tutto un programma! Mistero fitto sulla scaletta, ma con loro è quasi impossibile stabilirne una, anche perché non è proprio breve la loro carriera. Non potranno comunque mancare i loro brani storici, ad esempio “Tapparella”, canzone quasi sempre presente, la famosa “La terra dei cachi”, “Bis” e “Servi della gleba”.
Evidentemente, Elio è riuscito a non mettere in un angolo l’attività live; questo perché è oramai molto conosciuto pure dai telespettatori. Un po’ come il suo amico Enrico Ruggeri, il buon Elio ha deciso di intraprendere la carriera televisiva e i risultati sono stati piuttosto buoni. La priorità, però, è sempre la musica e lui sembra non averlo dimenticato. Senza Elio, infatti, il gruppo non avrebbe senso e perderebbe il suo leader trascinatore e carsimatico. Ciò, tuttavia, non è proprio all’ordine del giorno e ci sarà da divertirsi anche nelle due date romane, il 27 e 28 gennaio. Appuntamento, quindi, nella prestigiosa sede dell’Auditorium Conciliazione. “Enlarge your penis tour” è pronto a lasciare il segno anche qui!

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