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Vis-A-Wis: Migliorare l’accessibilità attraverso l’adattamento automatico dei contenuti Web

ricercaL’accessibilità dei contenuti Web sta avendo un interesse crescente e molte attività di ricerca si stanno occupando degli standard e metodologie con l’intento di far utilizzare sempre più le linee guida per l’accessibilità proposte dal W3C (vd Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) 2.0). Nonostante tutti questi sforzi, i siti Web non sono ancora accessibili. Le cause dipendono da 2 fattori: da un lato gli sviluppatori di siti Web non conoscono gli attuali standard e metodologie per l’accessibilità, e dall’altro lato, tali standard sono ancora troppo generali per l’effettiva risoluzione di tutte le problematiche.

Gli Autori:
Prof. Giuseppe Santucci
Ing. Emiliano Di Reto
Dipartimento di Informatica
e Sistemistica
La Sapienza Università
degli studi di Roma
santucci@dis.uniroma1.it
diretoem@gmail.com

Il progetto Vis-A-Wis (VISual Accessibilty for Web Interfaces) cerca di fornire nuove vie per la risoluzione dei problemi riguardanti l’accessibilità seguendo 2 differenti strategie:

1 – Si focalizza su un sottoinsieme di patologie:  ipovedenza, daltonismo e dislessia.  Infatti crediamo che per risolvere le questioni riguardanti l’accessibilità, vi sia l’obbligo di concentrarsi su una specifica categoria di utenti alla volta, risolvendo solo i problemi che sono per loro rilevanti. Per fare un esempio, per persone daltoniche  è fondamentale garantire la distinzione dei colori tra il testo normale e il testo dei collegamenti ipertestuali; tale funzionalità non è di nessun aiuto per le persone ipovedenti.
2 – Definisce un insieme di strategie e metriche per adattare automaticamente una pagina Web ad una  data disabilità, migliorando in modo ‘misurabile’ l’accessibilità di tale pagina.

L’idea dell’adattamento automatico di una pagina Web è molto affascinante. Molte delle proposte disponibili presentano definizioni di usabilità  e di  strategie per la progettazione di pagine accessibili, basandosi principalmente su principi generali e sull’utilizzo di alcuni parametri oggettivi (parametri). Alcuni strumenti, ad esempio, il plug-in Mozilla Accessibar consente di modificare manualmente una pagina Web, lasciando all’utente l’onere di scegliere, il colore di testo e, per ogni pagina, la giusta dimensione del testo e l’interlinea,  adottando strategie molto semplici, come lo zoom proporzionale.  Lo stesso accade per altri strumenti largamente utilizzati, come, ad esempio, ZoomText.

Altre proposte consentono l’adeguamento automatico (‘transcodifica’) di un pagina Web, ma sono state realizzate  per dispositivi mobili e sono state pensate per altri tipi  di  disabilità, come ad esempio, le persone non vedenti;

inoltre, la maggior parte delle proposte basate sulla transcodifica, ad esempio, sono basate sul concetto di annotazione, mentre il nostro sistema fa alcuna ipotesi sulle pagine da modificare.

Consideriamo due classi principali di utenti: le persone affette da ipovisione e daltonismo. Più precisamente si considerano tre tipi di ipovisione:

– Ipovisione lieve:  residuo visivo  tra 2/10 e 3/10;
– Ipovisione media: residuo visivo tra 1/10 e 2/10;
– Ipovisione  grave: residuo visivo tra 1/20 e 1/10;

e quattro tipi di daltonismo:

– acromatopsia: percezione solo in bianco e nero;
– protanopia: impossibilità di visione del colore rosso;
– deuteranopia: impossibilità di visione del colore verde;
– tritanopia: impossibilità di visione del colore blu.

Da una analisi sia dello stato dell’arte che dei risultati dei  questionari che abbiamo distribuito a più di 150 persone, abbiamo selezionato alcuni temi ‘caldi’ (riguardanti l’accessibilità del Web) su cui concentrarci.
Recentemente è stata aggiunta una nuova sezione per la dislessia.

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Figura 1 (clicca sulla figura per ingrandire)

Dopo l’installazione di questo plug-in, un utente può scegliere (vedi Figura 1) :

– Il suo tipo di difficoltà (‘Ipovedenza’,  ‘Daltonismo’ o ‘dislessia’);
– Di nascondere l’immagine in una pagina Web, cliccando su ‘Mostra / Nascondi image;
– Di aprire la pagina Web, ‘Configura parametri’, per verificare il proprio tipo di problematica con un test on-line e, quindi, configurare automaticamente il plug-in:

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Figura 2 (clicca sulla figura per ingrandire)

Un utente, dopo aver selezionato la  propria patologia,  può anche modificare i parametri  facendo click su ‘Opzioni’ (vedo Figura 3):

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Figura 3 (clicca sulla figura per ingrandire)

Come potete vedere, nel pannello di cui sopra, sono presenti i valori di default; sono stati scelti con regole empiriche: se un utente modifica uno di questi parametri, la pagina Web aperta in background sarà modificata in tempo reale. È possible sia modificare sia i colori e i caratteri che ridimensionare l’immagine.

Per la dislessia, i parametri di default sono stati scelti seguendo le linee guida descritte in:
http://www.456bereastreet.com/archive/200811/dyslexia_and_accessibility/

Per determinare l’accessibilità di una pagina Web, l’utente può cliccare su  ‘metriche’ (vedi Figura 4) e una nuova pagina sarà aperta in cui i valori delle metriche sono relativi alla pagina aperta in background:

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Figura 4 (clicca sulla figura per ingrandire)

Dove:

RSP        (numero di caratteri aventi una dimensione ≥ CD) / numero totale di caratteri che varia da [0 .. 1] (1 è il valore migliore).
Si definisce il valore di CD (dimensione critica),  come la dimensione minima di un testo che può esser letto da persone ipovedenti. Vale la pena notare che questo valore dipende dal tipo di problema visivo considerato (il nostro prototipo utilizza quattro diversi valori di CD: uno per ogni tipo di ipovedenza ed uno per  l’acromatopsia).

RFP        Numero di caratteri che hanno un font leggibile / numero totale di caratteri che varia da [0 .. 1] (1 è il valore migliore).
I Font Arial o Verdana, in quanto a ‘leggibilità’, hanno prestazioni migliori rispetto a gli altri.

RCP       (numero di caratteri che hanno  CR ≥ 5) / numero totale di caratteri che varia da  [0 .. 1] (1 è il valore migliore) e il valore di soglia, 5, è il rapporto di contrasto minimo richiesto dalle WCAG 2.0.
Usiamo la formula del W3C per il calcolo della CR (Contrast Ratio) basato sulla luminanza del testo e dello sfondo L1 e L2, dove L1 >  L2: CR = (L1 0,05) / (L2 0,05). L è calcolato ponderando le componenti di colore RGB con la CIE (Commission Internationale de l’Eclairage) V (l),  funzione che rappresenta la sensibilità relativa dell’occhio umano alla luce emessa da diverse lunghezze d’onda (per motivi di chiarezza abbiamo omesso alcuni dettagli in merito al calcolo di R, G, B e dei valori); una discussione approfondita sulla questione è in ‘C. Ware Information Visualization – Percezione per la progettazione. Morgan Kaufmann. 1999’.

Il lavoro su questo plug-in è ancora in una fase iniziale e, al momento della scrittura di questo articolo, non sono stati effettuate verifiche con utenti affetti dalle patologie trattate. Il prototipo è stata presentato ad Handymatica 2008, il più importante evento italiano sulle tecnologie e disabilità, ricevendo ottimi riscontri. Abbiamo in programma di rilasciare una versione stabile alla fine del mese di gennaio 2010!

Attualmente stiamo lavorando su:

– La regolazione di alcuni valori di default, come il JNTI e il CD, per le diverse classi di utenti che abbiamo considerato;
– Ampliare e migliorare il set di metriche che riguardano l’accessibilità;
– Migliorare l’algoritmo per il ridimensionato delle immagini;
– Attivazione di uno studio con utenti affetti da queste patologie per valutare il nostro approccio;
– Effettuare uno studio per comprendere meglio il tipo di modifiche da effettuare su pagine Web per persone non vedenti.

E’ possibile scaricare questo plug-in al seguente indirizzo:http://www.dis.uniroma1.it/~santucci/Visawis/visawis.html.

 

 

 

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