NUOVA AREA AL BIOPARCO PER I 4 ALLIGATORI CINESI

Roma, 22 luglio 2015 – I 4 esemplari di alligatore cinesi sono arrivati al Bioparco di Roma nel 2011, vittime di un sequestro avvenuto in Olanda nel 2009. Dopo essersi ambientati e cresciuti all’interno del Rettilario, è stata creata per loro un’area all’aperto di circa 56mq, con vasche piene d’acqua circondate da bamboo, piante acquatiche e dalla Nandina, un arbusto originario dell’Asia. Al momento i 4 alligatori condividono la stessa vasca ma nel caso si formassero delle coppie (attualmente non sappiamo il sesso), sono presenti nell’area altre vasche che verranno utilizzate per gestire in maniera corretta le eventuali nascite.

L’alligatore cinese è tra i coccodrilli più minacciati al mondo. In natura se ne contano oggi solo circa 120 contro i mille del 1980, un declino del 90% in poco più di 30 anni!

Il Ministero dell’Ambiente Olandese ha affidato al Bioparco di Roma questi alligatori poiché il clima temperato di Roma è simile a quello della zona da cui provengono originariamente, ovvero il fiume Yangtse, nel sud-est della Cina.

“E’ importante sottolineare che il Bioparco partecipa all’EEP, programma europeo di riproduzione per le specie minacciate di estinzione, e per questa specie, che conta solo 120 individui suddivisi in piccole zone frammentate- spiega il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa – le principali minacce sono la distruzione dell’habitat ed il conflitto con le popolazioni locali”.

L’alligatore cinese, infatti, è inserito in un programma europeo di riproduzione in cattività per le specie minacciate di estinzione denominato EEP (European Endangered Species Programme) coordinato dall’EAZA, l’Associazione Europea Zoo e Acquari. L’obiettivo è la reintroduzione degli alligatori in natura in aree in cui le condizioni ambientali siano nuovamente favorevoli alla loro sopravvivenza.

Curiosità:
IL MITO DEL DRAGONE
In suo nome locale, Tu-lung, significa Drago di terra. In effetti l’alligatore cinese compare nella letteratura del paese già dal 1300 a.C. e molti ritengono che sia stato d’ispirazione alla figura del mitologico dragone simbolo dell’imperatore e portatore di pioggia.

L’ALLIGATORE CINESE – Alligator sinensis
Un tempo ampiamente distribuito in tutto il bacino inferiore del fiume Yangtse, nel sud-est della Cina, è oggi ristretto a poche zone umide nella provincia di Anhui. L’area di origine del coccodrillo cinese lungo il fiume Yangtze è tra le più antropizzate al mondo.
Questo piccolo coccodrillo, che non supera generalmente i 2 metri di lunghezza e i 40 kg di peso, ha un’indole schiva e trascorre gran parte della giornata al riparo fra la vegetazione acquatica.
Solitario, vive lungo gli argini dei corsi d’acqua scavando, con le potenti zampe dagli artigli robusti, complesse gallerie sotterranee dove trascorre non solo le ore più calde del giorno ma anche il lungo periodo di ibernazione (unico tra i coccodrilli) durante i mesi più freddi dell’anno. Al risveglio primaverile emerge di giorno per termoregolarsi per poi adottare abitudini prevalentemente notturne. Carnivoro, si nutre soprattutto di invertebrati e pesci ma anche di piccoli mammiferi e uccelli acquatici. Dopo il periodo degli accoppiamenti primaverili la femmina depone da 10 a 40 uova in un nido rialzato di vegetazione e fango, che sorveglia dai predatori. Continua a prendersi cura dei piccoli anche dopo la schiusa trasportandoli nella bocca fino all’acqua e condividendo con essi la tana durante il loro primo inverno.

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