Attimi d’arte

Si chiama Attimi d'arte e trasformerà un ristorante in un set teatrale dove si susseguiranno innovative performance di artisti   fra di loro si cela un misterioso Marittimo Anonimo. Il tempo scandisce i loro gesti.
Succede a Roma, l'8 novembre 2009, nella città dell'altra economia largo Dino Frisullo, Campo Boario (ex mattatoio di testaccio)

L'evento inizia alle 19.00 al bar, dove sarà possibile incontrare l'anima collettiva della serata, cioè gli autori. Tutti meno uno: il marittimo anonimo, esiste un piccolo giallo sulla sua identità che continua sul social network Facebook. È possibile contattarlo solo per interviste esclusive tramite l'addetto stampa.  Si potrà chiacchierare con loro e consumare un aperitivo man mano che si prende posto all'interno del ristorante (eccezionalmente per 50 minuti set teatrale) dove alle 20.00 prendono vita le performance, scandite, a  tempo (il protagonista indiscusso dalle performance), di variegate espressioni artistiche. Novanta secondi saranno dedicati alla meno usuale. Apre Attimi d'arte uno "studio sul blu per parlare d'altro". S'intitola Azzurra ed è l'opera sperimentale del marittimo anonimo che  attraverso Paola Traverso (autrice montaggio) e Stefano Viali  (regista, autore delle riprese) prova a raccontare in una manciata di secondi l'invisibile linea che separa e unisce un uomo e una donna. Seguono altri attimi, lampi di ingegno e creatività che non durano mai più di tre, quattro minuti. Notecolore, è un'altra opera assolutamente originale di Monica Di Brigida, autrice di  immagini che con l'ausilio di tecniche fotografiche e suoni composti e interpretati da Stefania Graziani inventa di fatto un nuovo genere artistico. Dopo pochi minuti le luci disegnate da Mario Donnarumma illumineranno, di attimo in attimo, il resto delle opere: Ti vedo arrivare gioielli in carta pesta di Elena Bonuglia! Si prosegue  con Franco Ferrari, Paola Colatosti, Loredana Tomei, Lucrezia Fusco;   Linee, scultura di Stefano Demuro; Ombra di Susanne Portmann (pittura/scrittura) e Sulle orme del can che dorme di Emanuele Scoppola (pittura/ceramica) con la collaborazione di Elisa Palagi. La serata si conclude con il video Dreaming a human symphony di Tony Carnevale (musicista) prodotto in collaborazione con il videomaker Marco Castellani.

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