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Gli stati d’animo di Ginna Futurista

locandinaDal 20 febbraio Roma – come molte altre città italiane-  sta rendendo omaggio al Futurismo con diverse iniziative culturali. Numerose sono le mostre organizzate in occasione del centenario e tra quelle organizzate nella capitale spicca  Armonie e disarmonie degli stati d'animo – Ginna Futurista, negli spazi espositivi del Museo Boncompagni Ludovisi.

L'interesse di questa esposizione sta nell'approfondimento di un artista borderline del Futurismo. Così lo ha definito Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani che in collaborazione con la Gnam di Roma hanno organizzato questa esposizione.

Un artista poliedrico per anni sottovalutato dalla critica e che oggi viene rivalutato e approfondito. Il suo vero nome era Arnaldo Ginanni Corradini, nacque a Ravenna nel 1890, proveniva da una famiglia nobile, si formò all'Accademia delle Belle Arti di Ravenna ma si diplomò a Firenze.

Fu un artista poliedrico che si rivolse a diversi campi del sapere: pittura, scultura, regia, letteratura, scienze occulte, filosofia e teosofia orientale.

Interessi molteplici che lo portarono ad indagare elementi e tematiche diverse dal movimento futurista, con cui entrò in contatto precocemente a Milano a casa di Filippo Tommaso Marinetti dove conobbe, Boccioni, Carrà e Russolo e gli altri.

In un periodo di grande fervore artistico e di attenzione al mondo moderno dove veniva celebrata la velocità e il dinamismo Ginna – il nome le fu dato da Giacomo Balla per l'assonanza con la parola Ginnastica-  si interessò ad aspetti diversi da quelli dei suoi colleghi. La sua attenzione fu rivolta verso una pittura astratta posta ad indagare gli stati d'animo.  

Così facendo anticipò tematiche che vennero trattate successivamente dal Surrealismo. Era avanti con i tempi anche dal punto di vista cinematografico tra il 1910-1912 in collaborazione con il fratello Bruno Corra, realizzò alcuni cortometraggi astratti andati purtroppo perduti durante la seconda guerra mondiale. La particolarità in essi era l'utilizzo del colore nella pellicola non trattata.

La mostra romana ripercorre per intero la sua attività, con la visione di opere che vanno dal 1910 al 1930 e poi dal 1960 quando vi fu un rinnovato interesse della critica per il movimento.

Il titolo dell'esposizione evoca l'oggetto della retrospettiva. Guidato da una personale sensibilità artistica, riuscì ad immortalare sul supporto delle opere sensazioni impalpabili, le armonie e le disarmonie degli stati d'animo.

Troviamo così l'analisi del sentimento della Gioia sotto quattro punti di vista: Gioia pazza, gioia intensa, gioia fanatica, e gioia infantile. Utilizzò il colore in modo significante per indagare i dolori mentali e fisici, come ad esempio in Emicrania nevralgica, dolore dentario, e Studio di Nevrastenia del 1908, o per rappresentare il sogno, la musica, paesaggi ancestrali o le stagioni dell'anno.

In ogni opera si coglie l'istintività del segno, il sentimento e le emozioni che guidarono la mano dell'artista che da impalpabili ha reso palpabili con l'utilizzo del cromatismo vero protagonista nelle sue opere.

La mostra non segue un percorso cronologico o tematico, rendendo difficoltosa la fruizione delle sale. Forse questa scelta non è casuale ma guidata dalla volontà di ricostruire realmente la personalità artistica di Ginna che non può essere racchiusa in schematismi.

Un esposizione che dona valore aggiunto alla comprensione di un movimento artistico che di solito –  in modo superficiale –  viene solo accostato al Fascismo e per questo non indagato come merita.

La mostra del museo Boncompagni Ludovisi  è un fiore all'occhiello sia per gli appassionati ma anche per il grande pubblico desideroso di approfondire una figura artistica poco nota.

 

 

 

 

 

Info:

Armonie e disarmonie degli stati d'animo – Ginna Futurista

a cura di Micol Forti, Lucia Collarile, Mariastella Margozzi

Dal 11 marzo 2009 al 10 maggio 2009

Orari:
tutti i giorni h. 8.30/19.00; lun chiuso

Museo Boncompagni Ludovisi
Via Boncompagni Ludovisi 18
Roma 00187
Tel +39 06 42824074cmichelli@arti.beniculturali.it
http://www.museoboncompagni.beniculturali.it/

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